“Arriviamo con sei punti in due partite ed è importante. Ma arriviamo anche con la situazione di Zaniolo e Wijnaldum che sono due calciatori importanti per noi e cambiano la prospettiva della gara. Una cosa è avere una rosa più soluzioni e un’altra avere una rosa con meno soluzioni“. Come al suo solito, incontrando la stampa, José Mourinho non concede nessun atteggiamento ‘possibilista’ circa un’eventuale colpaccio della sua Roma nello stadio della Juventus, limitandosi invece a far capire che non sarà una partita semplice.
Juve-Roma, Mourinho: “Gara difficile? Sì, ma vogliamo giocarla. In campo gli 11 di lunedì con Matic al posto di Zaniolo”
L’unico ‘sbilanciamento’ che il tecnico portoghese si concede, è anticipare che quella che vedremo in campo nell’anticipo di domani, “E’ la stessa di lunedì, con Matic al posto di Zaniolo“. Certo, spiega, “è una partita contro una grande squadra che vuole vincere lo scudetto, ma è una delle 38 gare della stagione. Giocare oggi o alla giornata 37 è la stessa cosa. Giocare contro una grande squadra è sempre difficile, ma è anche motivazionale e se la prendiamo in questo senso è top. Noi cerchiamo di arrivare a questa gara in modo equilibrato. E’ difficile? Sì, ma vogliamo giocarla“.
Juve-Roma, Mourinho: “Dybala emozionato? Da come ha lavorato questi giorni non ho visto niente di diverso”
Come già anticipato anche da Allegri, che si dice felice di vederlo, il match verte anche sul ritorno a Torino di Paulo Dybala, in veste di ‘avversario’. Tuttavia, l’eventuale emozione che potrebbe tradire l’asso argentino, non preoccupa Mourinho, che rivela di non aver parlato di questo con il giocatore: “Nessun consiglio. Dipende dalla personalità dell’individuo, per qualche giocatore tornare a casa è niente, per altri è difficile. Per altri ancora è metà e metà. Per Paulo non lo so, ha la faccia di un bimbo ma non lo è“. Ed ancora: “Dybala ha tanta esperienza, poi il controllo delle sue emozioni dipende da lui. Da come ha lavorato questi giorni non ho visto niente di diverso. Mi aspetto una partita normale, magari con un po’ più di emozione prima“.
Max