Home SPORT CALCIO Juve, Allegri: “Dispiace per il pareggio perché la partita era ormai finita”

Juve, Allegri: “Dispiace per il pareggio perché la partita era ormai finita”

“Partita equilibrata. Abbiamo finito in crescendo, soprattutto nel secondo tempo. Dispiace, perché ormai la partita era finita. Bisognava essere più svelti sulla prima uscita… E poi c’è stata questa ingenuità di Bremer, ma penso che il pareggio sia giusto. Sapevamo che quello che contava era la partita di ritorno”. Così Max Allegri ha commentato il pareggio nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter.

1-1 il risultato finale. Lukaku, al 93’ ha segnato il rigore che ha scatenato poi la rissa al termine della gara: “Non so niente, finita la partita sono tornato dentro. So che ci sono state espulsioni ma niente di che alla fine di una gara equilibrata. L’Inter è sempre l’Inter, noi abbiamo chiuso in crescendo velocizzando l’azione. Detto questo dispiace perché era finita, bisognava essere più svelti, andare in pressione negli ultimi 30 secondi”.

Sui singoli, Vlahovic e Di Maria su tutti: “Dusan ha fatto una buona partita, Angel è straordinario nel raccordare i reparti. Poi bisogna occupare meglio l’area con lui in campo. Con Federico siamo passati meno in mezzo e più sull’esterno, abbiamo avuto situazioni. Sono contento delle loro prestazioni, poi le sostituzioni ad una certa dovevo farle per la gara bloccata. Chiesa poteva spaccarla”.

Sulla sostituzione di Di Maria: “Sicuramente è rimasto arrabbiato perché l’ho tolto ma dovevo fare sostituzioni in base all’andamento della gara. Era da tanto che non giocava, era stato in Nazionale e l’ho tolto per qualcuno che strappasse un po’ di più e che fosse più presente in area. Chiesa? Federico sta crescendo di condizione, il dolore dietro al tendine è diminuito e oggi ha finito la gara e sono contento. Deve crescere, in 40 gare prima di oggi ha giocato 900 minuti su 3600, ci vuole tempo. Da quando è tornato l’ho detto che gli servivano mesi, l’anno prossimo sarà più tranquillo a tutti i livelli”.

G.