JUNCKER A RENZI “CERCHIAMO DI NON SABOTARE LA COMMISSIONE”
Stoccata del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al premier, Matteo Renzi: “Cerchiamo di non sabotare la Commissione prima che inizi a lavorare”. Ma Juncker tiene anche a precisare di non avere “problemi con Renzi, che – dice – apprezzo molto, né con Cameron, casomai è quest’ultimo che ha problemi con gli altri premier”. Il presidente della Commissione europea, nella conferenza stampa dopo la prima riunione del nuovo collegio dei commissari, ribatte ancora: “Ho la ferma intenzione di reagire con energia alle critiche ingiustificate da qualunque parte vengano. Dire che la Commissione è fatta da burocrati o dire che non si accettano lezioni dai burocrati non è una cosa che mi piace, sono capo di 27 commissari politici e non siamo burocrati, siamo politici”. Gozi, Juncker? Servono decisioni politiche non aritmetiche – La commissione europea deve “ritrovare il suo ruolo politico” perché a Bruxelles ci sono certamente “tecnici di notevole competenza”, ma “le decisioni vanno prese non in base ad una logica aritmetica, ma agli impegni politici e agli obiettivi comuni”, afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi a Radio24, aggiungendo che è così “che vogliamo che vengano valutate le leggi di stabilità”. “Abbiamo ribadito – aggiunge Gozi – che chiediamo che la commissione ritrovi il ruolo politico che ha perso e valuti questioni gravi non in base ad astrusi parametri finanziari prodotti da comitati”. La tecnocrazia, ha aggiunto, “è utile, i funzionari a Bruxelles sono di notevole competenza ma le decisioni non devono essere prese in base ad una logica aritmetica. Juncker cambia strategia, a Commissione guida governance “Ieri ho invitato Draghi, Tusk (presidente Consiglio Ue) e Dijsselbloem (presidente Eurogruppo) alla riunione per preparare il rapporto dei quattro presidenti sulla governance economica, che presenterò parallelamente al piano degli investimenti a dicembre”: lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker spiegando che sarà lui a dirigere i lavori, perché la “Commissione deve ritrovare il ruolo di leadership”. Finora il gruppo dei quattro era diretto dal presidente del Consiglio van Rompuy.