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Jovanotti omaggia la Luna… di Gianni Togni

“W la luna! W lo spirito della scoperta! W la musica… Buon anniversario a tutti!”. Puntuale, allo scoccare della mezzanotte, come promesso, sul suo profilo Fb è apparso l’annunciato post a sorpresa. Così Jovanotti ha voluto omaggiare a modo suo lo storico cinquantennale dell’allunaggio, postando ‘Luna‘ (l’evergreen di Gianni Togni), per l’occasione riarrangiata e registrata nello studio ShangriLa di Malibu (produzione di Rick Rubin, registrato da Pinaxa e Jason Lader e missata da Pinaxa), Riccardo Onori (chitarre), Keys Jason Lader (basso), Adam Macdougal (tastiere), Chris Dave (batteria), e Lorè (cori).

“Mi sono innamorato di una donna che è nata in quei giorni, e nella mia musica la luna è la parte che governa le maree interiori, è importante starla a sentire, la voce della luna, come il titolo dell’ultimo film di Fellini, l’astronauta del nostro inconscio – ha quindi spiegato Lorenzo – Come tutti mi fermo a guardarla in certe notti, e come tutti mi emoziono. Così tempo fa mi sono ritrovato a giocare/suonare con qualche canzone che parla della luna e che amo”. Quindi presentando questa sua nuova versione ha aggiunto, “Eccone una, registrata in un giorno di marzo a Malibu con ‪Rick Rubin ‬che era sorpreso da questa bella melodia che in America nessuno conosce e che qui è un pezzo famosissimo di ‪Gianni Togni‬ e della nostra adolescenza. Ho cantato anche i cori alla Beach Boys, non lo avevo mai fatto di armonizzarmi in falsetto, ma con Rick fare musica è un’esplorazione continua”.

Dunque, scrive ancora l’amato artista, “Per voi, buon ascolto, e buon anniversario! Il bianco e nero della diretta della Rai con Tito Stagno e Ruggero Orlando è il primo ricordo cosciente della mia vita. Intendiamoci, avevo 3 anni e non sapevo chi fossero e cosa stessi guardando, l’ho scoperto molto dopo, ma ho quel ricordo nell’iride ed è lì stampato da quella sera. Me lo tengo stretto. In quel ricordo ci sono i miei genitori, i miei fratelli, la mia infanzia e tutto il mio futuro. Luna. 20 luglio 1969. Succede che i fatti storici entrino nella nostra vita segnandola per sempre, ed io ogni volta che in questi 50 anni ho rivisto una di quelle immagini ho pensato a lei, alla luna, e a noi, io a tre anni nella stanza con i miei genitori i miei fratelli e una nonna che era venuta a Roma ad aiutare la mia mamma che era appena tornata a casa con mia sorella che era nata“.
Max