Il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden, smentisce l’accusa di abuso sessuale rivoltagli da Tara Reade, sua collaboratrice negli anni Novanta quando era senatore del Delaware. “Voglio parlare delle accuse che mi sono state rivolte da una mia ex collaboratrice, secondo cui 27 anni fa mi sarei comportato in modo inopportuno nei suoi confronti. Sono false, non è mai successo nulla”, ha spiegato Biden in un comunicato pubblicato su Medium, in cui ha ricordato il suo impegno contro la violenza sulle donne.
Biden era stato accusato verso la fine di marzo da Tara Reade per dei fatti risalenti al 1993, quando la donna lavorava come assistente nel suo staff.
È la prima volta che Biden smentisce pubblicamente l’accusa, già respinta nelle scorse settimane dal suo comitato elettorale.
Reade sostiene di aver denunciato il fatto ai supervisori del suo ufficio già all’epoca, i quali però hanno detto di non aver mai ricevuto lamentele di questo genere.
L’accusa nei confronti di Biden potrebbe generare imbarazzo all’interno del partito democratico, anche se alcune personalità di spicco, come Kamala Harris, Amy Klobuchar e Kirsten Gillibrand, hanno difeso Biden, ritenendo falsa la denuncia della donna.
La questione, emersa nel pieno della campagna elettorale per la presidenza, è un problema non di poco conto per Biden, che rischia di veder calare la sua popolarità e credibilità.
Mario Bonito