La remunerazione annua lorda (ral) media nelle digital companies è sensibilmente maggiore della media nazionale, 37.532 rispetto 29.261 euro (+28.3%). Ma, mentre quadri e impiegati percepiscono una ral maggiore rispetto ai colleghi, i dirigenti del comparto digitale percepiscono il 5,1% in meno della ral media dei dirigenti a livello nazionale. Questi alcune delle principali evidenze contenute nella guida retributiva per dirigenti e c-level nel mercato digitale realizzata da Badenoch + Clark executive in collaborazione con JobPricing.
Le retribuzioni fisse dei manager apicali di questo settore risultano a tutt’oggi inferiori alla media (oltre 5.000 euro lordi annui in meno) e collocati piuttosto in basso nel ranking generale. Il differenziale rispetto ai meglio pagati (i dirigenti del settore assicurativo) è di circa 17.000 euro. Quadri e impiegati invece riescono a toccare retribuzione più alte del 3,1 e 8,3% in più rispetto ai colleghi con medesime qualifiche in altri settori. Il fatto che il settore sia molto giovane, popolato per lo più da startup e scaleup o organizzazioni aziendali relativamente piccole giustifica questo quadro, ma si ritiene con alta probabilità che nei prossimi anni la retribuzione fissa di tali figure sarà destinata a crescere e raggiungere livelli più elevati nel mercato.
Le motivazioni sono molte. Innanzitutto le iniziative di digital transformation presentano un attuale tasso di crescita del 27%. Oggi nel mercato tali figure non hanno l’impatto che con tutta probabilità avranno in futuro (sempre Idc stima che le iniziative di digital transformation a quasi il 75% nel 2023), anche in segmenti di mercato più tradizionali.
La sempre maggiore diffusione di profili digital e la necessità di trasformazione digitale, porterà un’elevata concorrenza, e porterà il mercato retributivo su livelli retributivi ben più elevati di quelli attuali. Il trend. La dimensione media delle aziende nel mercato Digital crescerà nel tempo, e conseguentemente cresceranno i livelli retributivi associati ai rispettivi c-level.
Oggi la natura delle aziende digitali e gli obiettivi di sviluppo e crescita del business collegato ha fatto sì che i c-level nel mercato abbiano un compensation mix molto più sbilanciato (rispetto a una media di mercato) verso forme di incentivazione monetaria e soprattutto equity di lungo periodo options). Il consolidamento del mercato digitale potrebbe portare a un parziale ridimensionamento della quota variabile e a un maggior rafforzamento della quota fissa in futuro.
In termini di ranking, le digital companies sono il quinto settore più pagato nel mercato italiano, dopo banche e servizi finanziari, farmaceutica e biotecnologie, ingegneria ed oil gas. Nel digital, la premialità di settore si riflette nella parte variabile della retribuzione. La componente variabile è più del doppio della media nazionale. Anche in questo caso, però, impiegati e quadri risultano in testa, mentre il variabile attribuito ai dirigenti (se si considera la sola quota variabile monetaria), appare sostanzialmente allineato alla media generale del mercato.
La struttura retributiva fin qui descritta si riverbera nel compensation-mix: il settore digital presenta una componente variabile leggermente maggiore rispetto al mercato in generale, ad eccezione dei dirigenti, il cui variabile si attesta sotto la media. Le differenze, tuttavia, risultano marginali. “Per la copertura di professioni ict e digitale – ha dichiarato Ottavio Campigli,, partner di Badenoch + Clark Executive – si stima che, nel periodo 2019-21, il gap fra domanda e offerta di laureati possa oscillare fra il 28% ed il 49%”.
“Le aziende – ha spiegato – alle prese con una sempre maggiore digital trasformation saranno alla ricerca di talenti in modo sempre più spinto e ciò porterà anche alla crescita delle retribuzioni specie per quelle figure apicali in grado di trascinare le imprese verso il cambiamento”.
“Le aziende – ha aggiunto – che hanno portato avanti trasformazioni digitali di successo e con impatto positivo per l’azienda, lo hanno fatto grazie a figure dirigenziali con esperienze molto robuste in ambito digitale, i cui pacchetti retributivi risultano molto consistenti e ben superiori alla media di mercato del settore digital. Tali best in class si ritiene potranno essere un modello per il mercato dei prossimi anni e traineranno la nascita di un nuovo mercato del lavoro digitale”.