Dopo giorni di scontri e proteste a Kenosha, in Wisconsin, contro i metodi brutali della polizia statunitense nei confronti dei neri, continua a far discutere il caso Jacob Blake, il 29 afroamericano gravemente ferito dalla polizia lo scorso 24 agosto.
La denuncia dei familiari
Blake, rimasto paralizzato dalla vita in giù dopo esser stato colpito alla schiena da sette colpi di pistola, è ammanettato al letto d’ospedale di Wauwatosa, dove è ricoverato. A riferirlo al Chicago Tribune è il padre che, legittimamente sconvolto, si chiede perché abbiano dovuto ammanettarlo se “non può andare da nessuna parte”. “Il danno oltre la beffa”, ha detto alla Cnn Justin Blake, lo zio di Jacob.
Le parole di Tony Evers
Tony Evers, governatore democratico del Wisconsin, ha detto di non capire perché Jacob fosse ammanettato. “Non capisco perché dovrebbe essere necessario – ha spiegato in conferenza stampa – spero che si possa trovare un miglior modo di aiutarlo nella convalescenza”.
Anche Andrew Yang, ex candidato democratico alle primarie del partito, è intervenuto sulla vicenda. Parlando con il padre di Jacob, gli ha chiesto quale messaggio poteva riferire a nome della famiglia. “Mi ha detto di dire che è un essere umano”, ha raccontato Yang.
Il dipartimento di polizia di Kenosha, così come l’ufficio del procuratore distrettuale, interpellati dalla Cnn, hanno preferito non rispondere alle dichiarazione dei familiari.
Mario Bonito