“Siamo partiti con la Leopolda numero 11 – e chi lo avrebbe mai detto- sulle note di ‘Ragazzo fortunato’ e quando vedo tante persone che stanno insieme per condividere la politica, posso dire che sono un ragazzo fortunato”. Così Matteo Renzi aprendo la Leopolda 11, sottolineando che “noi abbiamo dei valori profondi, questa è la Leopolda. Noi siamo partiti 11 anni fa e nessuno credeva in noi”.
“Siamo forti e fortunati nonostante facciano di tutto per metterci in difficoltà e attaccarci, se qualcuno ha mai pensato che noi ci saremmo arresi, questo qualcuno stasera ha avuto la risposta più bella”.
“La cosa più bella che sta facendo Italia Viva non è aver salvato il Paese dalla tragedia populista e aver portato Draghi al governo. La coda più bella è scommettere su un gruppo di giovani appassionati di politica”, ha spiegato Renzi, che poi ha presentato sul palco i ragazzi e le ragazze che lo aiuteranno a ‘dirigere’ la manifestazione.
“C’è un’indagine sulla Leopolda ma noi dedichiamo a questo processo politico sulla politica uno spazio domani alle 18 e 30, nel resto si fa quello che si è sempre fatto alla Leopolda: lanciare idee per il futuro del Paese e non inseguire le polemiche, gli scandali veri o presunti”. Quindi Renzi cita “una frase di Pier Paolo Pasolini. ‘Non potranno mentire in eterno. Dovranno pur rispondere, prima o poi alla ragione con la ragione, alle idee con le idee, al sentimento col sentimento. E allora taceranno: il loro castello di ricatti, di violenze e di menzogne crollerà’. Idee, ragione, sentimento: ecco questa è casa vostra”.