Iuschra, indagine aperta per lesioni colpose

    Più di 40 giorni dopo la scomparsa di Iuschra, la ragazza autistica scomparsa nel nulla nei boschi di Serle, la procura di Brescia ha aperto un’indagine per lesioni colpose. Al momento il dossier è a carico di sconosciuti. Nessun sospetto, quindi, ma la mossa degli investigatori sembra non lasciare dubbi: l’ipotesi su cui indaga non è più che la bambina si sia smarrita da sola. Qualcuno potrebbe averla ferita.

    “Cercate i responsabili”, ha commentato il padre di Iuschra, Md Liton Gazi, che dopo aver trascorso dieci giorni nei boschi dell’altopiano di Cariadeghe seguendo gli sviluppi della ricerca, ha ottenuto la convinzione che sua figlia è stata rapita. “Non è possibile che sia scomparsa nel nulla”, ripete l’uomo, come riportato dal Giorno.
    Le indagini continuano quindi a 360 gradi: se la ragazza dovesse essere trovata senza vita, l’ipotesi del crimine contro persone sconosciute diventerebbe un omicidio.

    Iuschra, 11 anni, si era persa nei boschi di Serle la mattina del 19 luglio durante un campo estivo con altri bambini disabili, sebbene gli educatori Foba-Anffas la seguissero. Cercando per quasi un mese, e per battere i quasi 700 ettari di boschi, grotte e cave nella zona, un piccolo esercito di oltre 1000 persone è stato impegnato tra i volontari, uomini della Protezione Civile, esperti di Soccorso Alpino con i cani , droni, elicotteri e rivelatori termici. Ecco perché il padre è così convinto: “Se fosse morta, perché nessuno l’ha trovata?” Qualcuno me l’ha portata via “.