Questo sistema elettorale vigente, il famoso ’Porcellum’, ha il difetto, tra gli altri, di aver impedito una nuova classificazione allinterno di una lista tenendo conto delle preferenze e il nuovo accordo si propone di lasciare questa metodologia soltanto per quanto riguarda i capilista, escludendo gli altri iscritti, liberi di prendersi delle posizioni adeguate a seconda dei voti ricevuti rispettivamente. Insomma, un atto doveroso ma che comunque non è riuscito a venirsi incontro né sul destinatario del premio, se sia lista o coalizione, né sulla soglia minima dingresso. Questa è candidata ad essere la questione più difficile da risolvere, con la richiesta del 3 per cento, voluta dal PD, e di almeno 4 punti percentuali, avvicinandosi agli 8 punti della versione precedente, avanzata da Forza Italia, con l’obiettivo di attrarre a sé gli altri partiti di centrodestra.
Si avverte, dunque, una situazione di gelo che sembra insinuarsi anche dentro il Pd stesso, con l’avversione forte della minoranza del partito. E mentre Renzi si affetta a dichiarare di “non aver bisogno di un altro mandato” e che “è il momento più delicato della legislatura perché i nodi al pettine stanno venendo tutti insieme”, la sensazione forte è che l’incontro tra i due politici, l’ottavo in undici mesi, abbia portato ad una nuova ’vittoria mutilata’.