Il caso di Palermo, dove dei senzatetto italiani hanno occupato le case destinate a rom, rischia d’espandersi. Ed ecco che le associazioni di volontariato denunciano che, sempre più spesso, italiani senza casa ed in palese indigenza occuperebbero immobili destinati dalle istituzioni ai rom. Ecco che la Procura di Palermo avrebbe già iscritto sul registro degli indagati gli italiani che hanno occupato gli immobili destinati ai nomadi. Episodi simili, dicono i beninformati, starebbero già avvenendo a Roma, dove il Sindaco Raggi ha posto come priorità gli alloggi per i rom rispetto a quelli per gli italiani non nomadi.
A Palermo, le case confiscate alla mafia sono tutte già state destinate dal comune alle oltre 70 famiglie rom, mesi fa allontanate dal campo nomadi della Favorita. Ma i palermitani insorgono, contestando i provvedimenti dell’amministrazione.
I fenomeno è iniziato a Palermo, dove in principio sei famiglie italiane hanno deciso di occupare gli immobili collocati in via Felice Emma, sottraendo le case alle famiglie nomadi.
Gli abitanti che risiedono nel quartiere palermitano hanno dato man forte agli italiani, e dicono di non voler avere dei nomadi nel loro quartiere. “Nessun rappresentante delle istituzioni cittadine ci ha avvertito che queste famiglie devono venire ad abitare in via Felice Emma – dicono i residenti – noi stiamo appoggiando le famiglie di palermitani senza casa che hanno occupato gli immobili destinati ad altri. Non siamo razzisti, ma è un abuso non pensare prima ai tanti palermitani senzatetto.
A dar sostegno ai manifestanti alcuni militanti di Forza Nuova e Audaces, oltre che del gruppo politico Diventerà bellissima, che ha rilasciato delle dichiarazioni attraverso la voce del suo esponente Eduardo De Filippis: Non capiamo come il Comune di Palermo abbia risolto in 15 giorni lemergenza abitativa delle famiglie rom e non abbia pensato prima alle tantissime famiglie di palermitani che dormono in auto o nelle roulotte. II Comune di Palermo sta usando 930 mila euro dei fondi europei Pon Metro per rendere agibili le case confiscate alla mafia, non risolvendo però il problema alla base.
Ora si temono simili risposte, da parte degli italiani poveri e senza tetto, anche a Roma. Nella Capitale il Sindaco Raggi ha reputato privilegiare l’emergenza abitativa Rom, e poi c’è il corridoio preferenziale per i migranti: la cittadinanza non sembra gradire queste politiche e potrebbe occupare case destinate a rom e migranti.