“Non sarò più l’allenatore dell’Under 21. Ringrazio tutti, dai dirigenti a Maurizio Viscidi“, con queste parole Luigi Di Biagio ha ufficializzato la fine del suo rapporto di lavoro con la nazionale italiana Under 21. Sei anni in azzurro lavorando coi giovani, ora l’addio dopo l’Europeo che si sta svolgendo in Italia e finito nel peggiore dei modi.
Sei punti ma un’eliminazione ai gironi che brucia e che impedisce all’Under 21 di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo il prossimo anno: “Bisogna scindere i risultati di questi anni da quello che è successo in questo Europeo – ha analizzato Di Biagio – Direi che è stato fatto un ottimo lavoro: abbiamo fatto crescere tanti ragazzi, siamo stati competitivi con tante squadre forti, tanti ragazzi sono andati in Nazionale A. Poi ci sono le note dolenti, perché il risultato non è positivo ma non è un fallimento per me”.
Di Biagio: “La colpa è solo nostra”
Aggiornamento 11:35
Continua la conferenza stampa di Di Biagio: “La colpa è solo nostra, senza cercare alibi. Il responsabile principale sono io e i ragazzi con me. Però chi dice che non abbiamo gioco e non corriamo è in malafede. Abbiamo fatto più tiri, siamo stati più pericolosi degli altri. Se la Romania avesse vinto mi avreste detto che sarei stato il più bravo di tutti.
Cos’è mancato all’Italia all’Europeo? Il primo europeo è stato un miracolo, qualificarsi davanti a Belgio e Serbia è stato miracoloso. Il secondo europeo abbiamo perso la semifinale con la Spagna, con i più forti. Ci sono sempre 5-6 squadre che possono vincere. Il fallimento vero è quando fai 0 punti e nessuno va in nazionale maggiore. E non ho bisogno di essere difeso dalla Federazione: ho parlato dei giocatori Under perché abbiamo questo problema”.
In conclusione Di Biagio fa chiarezza sul suo futuro a partire dal 1 luglio: “Sono sul mercato. Club di Serie A e Serie B mi hanno cercato ma per rispetto della Federazione ho sempre detto di no. Grazie alla crescita di questi anni mi sento pronto per nuove sfide”, ha concluso Di Biagio.