“Speriamo che per una volta ci azzecchiate… Ma sappiamo che non sarà così semplice. Loro sono una grande squadra. Se noi e la Spagna siamo arrivati qui, è perché ce lo siamo meritati. Le percentuali sono a metà”. Così Roberto Mancini, in conferenza stampa, ha commentato la possibilità dell’Italia di approdare in finale.
“Sarà una partita difficile come è stata quella col Belgio – ha spiegato il ct – Però la Spagna è diversa dal Belgio, quindi occorre prepararla in modo diverso. Loro sono una squadra straordinaria, da anni, anche se hanno avuto un ricambio generazionale. Sono giocatori bravissimi, con un allenatore in gamba. Luis Enrique è un allenatore bravissimo, e non perché ha vinto la Champions. Ma perché le sue squadre giocano bene a calcio, e questo è fondamentale. È qualcosa che dimostra la bravura di un tecnico”.
Sarà una partita difficile. E non solo perché la semifinale di un torno così importante nasconde sempre insidie pericoloso, ma anche perché la Spagna, nonostante le difficoltà incontrate fin qui, è sempre la Spagna, e non c’è da fidarsi. Su cui invece Mancini punterebbe tutto è Ciro Immobile, bersaglio di alcune critiche dopo la prova opaca col Belgio.
“Ciro ha ancora la Scarpa d’oro se non sbaglio… – ha risposto Mancini – E’ tra chi ha segnato di più negli ultimi anni. In un Europeo o un Mondiale accade spesso che il più criticato sia quello che poi risolve la partita o il torneo. Siamo abbastanza tranquilli in questo senso”.
Stasera, a Wembley, alle 21, l’Italia si gioca la finale con la Spagna. Pochi dubbi per il ct dell’Italia, così come per Luis Enrique. Di seguito le probabili formazioni delle due squadre:
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne.
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta, Garcia, Laporte, Jordi Alba; Koke, Busquets, Pedri; Ferran Torres, Morata, D. Olmo. All. Luis Enrique