Riferendo circa il pil pro capite degli italiani, lIstituto di Ricerca stamane ha evidenziato come, purtroppo, il divario tra Nord e Sud continua seriamente ad allargarsi. Prendendo spunto da quanto registrato nel 20126, si evince che al Sud e nelle Isole è stato di 18,2mila euro, inferiore del 44,2% rispetto a quello del Centro-Nord che, lanno prima, era al 44,1%. Se poi si guarda al reddito disponibile per abitante, addirittura il divario si attesta al 34,5%, mostrando un preoccupante calo. Lo scorso anno, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9% rispetto allanno precedente, nel 2016, in volume il Pil ha segnato un aumento dell1,3% nel Nord-est, dello 0,9% nel Nord-ovest e, dello 0,8%, sia al Centro che nel Mezzogiorno. Nellarco temporale compreso tra il 2011 ed il 2016, le macro aree del paese che hanno registrato un evidente calo del Pil, figurano il Centro (-0,8%), e il Mezzogiorno (-0,6%). Molto meno evidente quindi la flessione nel Nord-ovest (-0,5%), e bene invece il Nord-est, che mantiene stabilità (-0,1%). Dicevamo, la spesa pro capite. Relativa ai consumi delle famiglie sui prezzi correnti nel 2016 – è stata di 19,9mila euro nel Nord-ovest, 19,6mila euro nel Nord-est, 17,8mila euro al Centro e, di 12,9mila euro nel Mezzogiorno. Dunque, è abbastanza evidente purtroppo il pessimo divario che distanzia il Mezzogiorno ed il Centro-nord, pari al 32,6%.
M.