Numerose persone oggi nella Capitale, a ragione, evitando ‘passaggi sotto il sole’, hanno trascorso la giornata imprecando contro un afa insostenibile… ma il peggio deve ancora arrivare!
Stando infatti da quanto ‘promette’ lo specifico bollettino quotidiano delle ondate di calore, stilato del ministero della Salute, domani sarà una di quelle terribili giornate da bollino rosso.
Parliamo infatti di un livello di emergenza massimo, di quelli che ‘proibiscono’ l’uscita di casa ad anziani, bimbi e fragili, esteso a ben 12 città del Paese: Cagliari, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Rieti e Roma.
Beh, ‘poi andrà migliorando’, starete pensando, manco per niente: il giorno dopo, mercoledì, ‘forse sarà ancora peggio’, con l’allerta esteso addirittura a 19 città: Ancora, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo.
In tutto ciò, considerando l’enorme apporto che significa per l’agricoltura, Coldiretti continua nel frattempo a lanciare l’allarme siccità del fiume Po che, avverte, “Il livello è a -3,4 metri rispetto allo zero idrometrico, oltre mezzo metro più basso che a Ferragosto di un anno fa, con la siccità che colpisce i raccolti, dal riso al girasole, dal mais alla soia, ma anche le coltivazioni di grano e di altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali, in un momento in cui è necessario garantire la piena produzione con la guerra in Ucraina”. Nello specifico, si legge nel rapporto, fa paura apprendere che nel tratto del fiume al Ponte della Becca (Pavia), così come confermato dal monitoraggio effettuato anche grazie ai satelliti Esa, la portata che è scesa sino all’80% in meno.
Ome spiega ancora Coldiretti nel suo drammatico dossier, “Il Po è praticamente irriconoscibile con una grande distesa di sabbia che occupa la gran parte del letto del fiume fondamentale per l’ecosistema della pianura padana dove per la mancanza di acqua è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo“.
In tutto ciò si spera nella precisione del Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia che, a partire dalla tarda mattinata di domani (28 giugno), fino a mercoledì mattina, ha diramato un’allerta meteo gialla (niente ‘paura’, parliamo di un ‘rischio ordinario’), rispetto sia alla previsione di temporali, che di ‘rischio idrogeologico’, un termine ora quasi dimenticato. Come ha infatti annunciato poco fa attraverso nota Palazzo Marino, “un nucleo perturbato proveniente dalla Spagna porterà infatti condizioni di instabilità con possibilità di precipitazioni”.
In realtà, per il bene delle coltivazioni e della situazione agricola del Paese, ‘incoraggia’ anche quanto comunicato oggi dalla Sala operativa unificata della protezione civile della Toscana, che segnala l’arrivo di un fronte di aria più fresca, che ‘dovrebbe’ favorire l’insorgere di condizioni di instabilità, Si parla di codice giallo soprattutto per eventuali temporali forti nella seconda parte della giornata di domani nelle aree settentrionali della Toscana. Preoccupa soltanto il fatto che, ai forti temporali potrebbero associarsi anche forti colpi di vento e grandinate, che certo tutt’insieme non farebbero sicuramente bene alle colture.
Max