“I giocatori inginocchiati? Ognuno dimostra, attraverso le sue sensibilità, più o meno tangibili, le sue convinzioni”. Sono le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina con cui ha commentato il prepartita di Italia-Galles in cui, dopo l’ok della Uefa, solo cinque giocatori azzurri si sono inginocchiati per il Black Livers Matter’ – Belotti, Bernardeschi, Emerson, Pessina e Toloj – mentre altri hanno applaudito. L’immagine ha creato qualche polemica sui social perché, a differenza degli azzurri, tutti i giocatori del Galles si sono inginocchiati contro la violenza e ogni forma di discriminazione per il colore della pelle.
“Noi come Federazione poniamo in essere ogni attività contro ogni forma di razzismo” spiega Gravina. “Questo non può essere frutto di una politica federale da imporre. Con i ragazzi ne abbiamo parlato, sapevamo che il Galles, come previsto dal protocollo pre-gara, metteva in atto quella dimostrazione. Alcuni ragazzi lo hanno voluto seguire, altri hanno semplicemente applaudito, come il pubblico”. “Massimo rispetto per tutte le forme di espressione – conclude -. Lasceremo liberi i nostri ragazzi di esprimere la loro sensibilità”.