Per quanti spesso rimangono impressionati rispetto agli improperi o, addirittura, alle minacce a volte espresse da potenti leader, è bene consigliare loro grande serenità perché la politica, e poi la diplomazia, altro non sono che ‘strumenti di lavoro’ che, al pari di altre situazioni quotidiane che noi tutti viviamo, che sia nello studio, nel lavoro, o all’interno di di un ‘menage’.
Dunque, se spingessimo il tasto rewind rispetto ai rapporti fra l’Italia e la Turchia, senza allontanarci tanto, come non ricordare il ‘duro’ battibecco’ che contrappose il nostro premier al presidente turco? L’occasione fu data dal grande gesto di maleducazione (questo va riconosciuto), con il quale Erdogan umiliò la presidente della Commissione Ue – Ursula van der Leyen – la quale, in visita ad Ankara, fu letteralmente lasciata in piedi (perché donna o perché Ue?), mentre il leader turco ed un altro rappresentante estero si accomodarono sulle poltrone del salottino delle visite del sontuoso palazzo presidenziale. Una scena imbarazzante che fece il giro del mondo irritando tutti al punto che, Mario Draghi tacciò Erdogan di essere un ‘bulletto’! Un’affermazione che il leader turco mal digerì, incaricando l’ambasciatore ottomano in Italia di presentare le sue rimostranze al nostro governo.
Poi la vita va avanti, e con l’avvento del conflitto ucraino, ecco che oggi fra i due i rapporti sono addirittura divenuti ‘idilliaci’.
Parole dello stesso Draghi il quale, poco fa, comparendo in conferenza stampa ad Ankara, con a fianco il presidente Erdogan, ha tenuto a rimarcare che “Italia e Turchia sono partner, amici, alleati. Abbiamo davanti grandi sfide, a partire dalla guerra in Ucraina. Vogliamo lavorare insieme per affrontarle. Italia e Turchia sono unite nella condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e nel sostegno a Kiev“.
Dunque, ha poi aggiunto il presidente del Consigilo, “Allo stesso tempo siamo in prima linea per cercare una soluzione negoziale che fermi le ostilità e garantisca una pace stabile e duratura, una pace che l’Ucraina e il presidente Zelensky ritengano accettabile“.
‘Benedetta’ politica…
Max