Ha detto tutto con quel pianto abbracciato a Vialli. Gli amici di una vita, uniti da sempre, ieri hanno parlato con gli occhi lucidi. Nello stadio che qualche decennio fa s’era fatto teatro dell’incubo, frenando il sogno della Samp di salire sul tetto d’Europa. Su quel tetto Mancio e Vialli ci sono saliti vestiti d’azzurro, sospinti dal paese intero.
“Siamo stati bravi! Abbiamo preso gol subito e siamo andati in difficoltà, ma poi abbiamo dominato la partita”, ha detto il ct dopo la vittoria con l’Inghilterra. Poche parole che significano tutto: “I ragazzi sono stati meravigliosi, questa vittoria è importante per tutta la gente, per tutti i tifosi. Siamo felici!”.
E ancora: “La squadra è cresciuta tantissimo e può migliorare ancora. Sono orgoglioso per i miei ragazzi, non ho parole. Appuntamento al Mondiale? Godiamoci questo. Oggi si è chiuso un cerchio, i nostri ragazzi sono stati incredibili”.
Se Mancio esulta e piange merito è anche di quel gigante di Gigio Donnarumma. Gigante anche quando è lui contro il mondo avverso, distante solo 11 metri. In quel momento si esalta, gli è successo in due occasioni. Ieri addirittura due volte: “Siamo stati straordinari, non abbiamo mollato un centimetro. Quel centimetro che mancava l’abbiamo fatto, siamo una squadra fantastica e ce lo meritiamo – ha detto il portiere ai microfoni della Rai – Siamo quelli che non molliamo, l’importante era stare sul pezzo – aggiunge – Siamo stati grandiosi e ci meritiamo tutto questo. Cerco sempre di farmi trovare pronto e dare il 100%. Gigi Buffon è il numero uno, poi vedrò dove arriverò io”.
Esulta anche Chiellini, sempre ai microfoni della Rai: “Abbiamo vinto meritatamente, sentivamo che ci fosse qualcosa di magico nell’aria. Ce lo meritiamo noi e tutta l’Italia. Grazie a chi ha fatto parte di questo grande viaggio in questi tre anni. La dedica va anche a loro, siamo speciali e dobbiamo godercela. La chiave è sempre stata quella di giocare a calcio e divertirci. Volevamo comandare noi la partita, nonostante il gol incassato abbiamo poi subito un solo tiro in porta. Siamo passati da Gigi a Gigio”.