IT- alert, in arrivo nuovi test: oggi 22 gennaio messaggio allerta a Torino

(Adnkronos) – Al via oggi, lunedì 22 gennaio 2024, una nuova fase di test IT-Alert. Gli smartphone suoneranno a Torino in Piemonte, con un suono distintivo diverso dalle normali notifiche, per un ipotetico allarme causato da incidente nucleare.  

Il testo del messaggio sarà il seguente: TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST 

Per “incidente nucleare” si intende qualsiasi evento incidentale che implica conseguenze significative in termini di radioprotezione o sicurezza nucleare. In Italia non ci sono centrali nucleari in funzione. In altri Paesi, invece, alcuni dei quali confinanti con l’Italia, sono attivi impianti nucleari per la produzione energetica. Pertanto, per fronteggiare eventuali incidenti oltre i confini nazionali, è stato emanato il Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, che ipotizza 3 scenari di incidente in base alla distanza dell’evento dai confini nazionali.  

Lo scenario preso in considerazione dal sistema di allarme pubblico IT-alert è quello derivante da un incidente nucleare entro i 200 chilometri dal confine italiano, che corrisponde alla fase operativa di “ALLARME”. 

In caso di reale pericolo per un incidente nucleare, i cellulari presenti sul territorio italiano interessato riceveranno un messaggio IT-alert di questo tipo: Allarme Protezione Civile GG/MM/AA ore 00:00 – Allarme – Incidente nell’impianto nucleare di XYZ (PAESE ESTERO). Possibile passaggio della nube radioattiva. Si sta monitorando l’evoluzione della situazione. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità. 

Si evidenzia comunque che potrebbero esserci dispositivi presenti in zone interessate dall’emergenza che non riceveranno il messaggio. Ciò è dovuto a uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast, quello dell’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.