È stato firmato oggi all’ARAN, nella sua versione definitiva, con le Organizzazioni sindacali il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il Comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021.
Questo importante risultato, che si è potuto raggiungere anche grazie allo stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro, consente di riconoscere al personale della scuola dei significativi incrementi retributivi mensili: 124 euro per il personale docente, 96 euro per il personale ATA e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).
Come ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (nella foto), “È un passo concreto di una politica di valorizzazione del personale della scuola, che vogliamo fortemente e che sarà ulteriormente incrementata grazie al recente stanziamento nella legge di bilancio 2024 di importanti risorse da destinare al rinnovo del CCNL scuola 2022/2024”.
Intanto, sul fronte della ricettività didattica, ha poi annunciato il ministro, sono 171 gli istituti tecnici e professionali, per 193 corsi, che, al termine dell’istruttoria condotta dalla commissione tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle candidature pervenute, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale.
Le scuole hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l’accesso poi agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro. Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi ITS che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria. Rappresentate tutte le regioni.
Come ha tenuto a spiegare ancora lo stesso Valditara, “Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione”.
Inoltre, ha proseguito il Ministro dell’Istruzione e del Merito, “La nuova formazione tecnica e professionale, grazie all’alleanza tra scuola, territorio e impresa, garantirà ai nostri giovani una formazione di alto profilo e consentirà di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori opportunità di impiego e rendendo più competitivo il sistema produttivo”. Dunque, ha tenuto a rimarcare Valditara concludendo, “Ci saranno programmi nuovi, non una compressione di quelli pensati per il quinquennio. L’organico dei docenti dei 5 anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei 4 anni senza nessuna riduzione, come abbiamo sempre assicurato, a garanzia della qualità della formazione. Ci sarà più spazio per l’alternanza scuola-lavoro, per essere rapidamente inseriti in settori altamente qualificati, e una forte internazionalizzazione. Si favorirà per la prima volta anche la ricerca. Il mondo cambia”.
Max