“Tutelare l’Istituto Statale per Sordi di via Nomentana. È questo l’obiettivo della mozione approvata dall’Assemblea Capitolina su proposta dal gruppo Sinistra Civica Ecologista. Lo storico istituto, unico centro pubblico in cui si insegna la LIS, lingua dei segni italiana, sede di una prestigiosa biblioteca, di una scuola materna, elementare e media, vive da anni una situazione di grave precarietà, che mette anche a rischio il pagamento degli stipendi di chi lavora al suo interno, 21 operatori, 10 dei quali sordi.
Dal 2006, anno del commissariamento straordinario, non è mai stata approvata la riforma che dovrebbe trasformarlo in un ente finalizzato al supporto delle istituzioni scolastiche autonome, fornendo le risorse necessarie al suo funzionamento. È necessario porre fine a questo stato di incertezza, per preservare quello che è un punto di riferimento insostituibile per la comunità sorda e anche uno strumento di integrazione contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio.
A questo fine la mozione approvata impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo per attivare un tavolo di confronto con tutte le istituzioni e gli enti interessati per avviare la riforma che riconosca l’Istituto Statale per Sordi come ente di ricerca e punto di riferimento per la comunità sorda italiana. Si chiede anche che, in attesa della riforma, il Governo si impegni a reperire risorse finanziarie per garantire la sopravvivenza dell’Istituto”.
Lo dichiarano i consiglieri capitolini Alessandro Luparelli e Michela Cicculli del Gruppo Sinistra Civica Ecologista
Max