Piovono ancora brutte notizie in campo economico sullItalia dallIstat. Dopo le stime Ocse al ribasso, con la constatazione di condizioni di vita pari a quelle di venti anni fa, e il rapporto dellIstituto nazionale di statistica in merito al calo degli occupati nellultimo mese, oggi arrivano altri dati negativi per quanto riguarda il reddito a disposizione delle famiglie nellultimo trimestre dello scorso anno.
Istat, i dettagli del rapporto: come cala il reddito delle famiglie
Appare dunque in diminuzione negli ultimi quattro mesi del 2018 il reddito delle famiglie a disposizione per i consumi. Un calo quantificato con uno 0,2% in meno in termini nominali, corrispondente ad un meno 0,5 in termini reali rispetto al trimestre precedente. Il reddito dunque, in base alla rilevazione dellIstat, nei mesi conclusivi del 2018 ha visto assottigliarsi la sua entità tornando quindi al livello fissato ad inizio anno. Rimane, fortunatamente, una tendenza allespansione dei consumi, nonostante tutto, grazie ad un rallentamento della tendenza al risparmio: il livello ora si avvicina molto a quello inerente ai dati di un anno e mezzo fa. In aumento la spesa delle famiglie per i consumi, con mezzo punto percentuale in termini nominali, mentre cala di 0,6 punti la propensione al risparmio, con le famiglie che toccano il 7,6% (8,2% nel terzo trimestre).
Nel rapporto dellIstat cè spazio anche ad un aggiornamento dei dettagli per quanto riguarda le finanze pubbliche: nellanno passato la pubblica amministrazione si è indebitata per il 2,1% del Pil, un dato che migliora il 2,4 per cento dellanno precedente. Il debito si attesta al 132,1% del Prodotto Interno Lordo, un incremento di un punto percentuale rispetto al 2017. Il deficit nel quarto trimestre del 2018 ha avuto un leggero rialzo rispetto a quello del 2017: 2% del Pil contro l1,9% nello stesso periodo dellanno precedente, mentre è positivo il dato del saldo primario delle Pubbliche amministrazioni: un 1,7% del Pil rispetto all1,9% nel quarto trimestre del 2017, anche se in rapporto annuale cè un incremento fino all1,6% del Pil quando si partiva dall1,4%.