Italiani “in fuga” dal proprio Paese, mai così tanti. Nel 2013 il numero di connazionali che hanno deciso di trasferirsi in un Paese estero è pari a 82 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni, in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Lo rivela l’ultimo report dell’Istat sulle migrazioni internazionali e interne della popolazione residente (anno 2013). Migrano soprattutto le persone tra i 20 e i 45 anni e il Regno Unito è la meta preferita dei laureati.Le principali mete di destinazione dei nostri connazionali sono il Regno Unito (13mila emigrati), la Germania (oltre 11mila), la Svizzera (10mila) e la Francia (8mila) che accolgono oltre la metà dei flussi in uscita: a lasciare il Belpaese sono soprattutto persone tra i 20 e i 45 anni, e oltre il 30% di loro è in possesso di una laurea. La meta preferita dai laureati (3.300) è la Gran Bretagna. I connazionali che decidono di tornare in Italia sono in numero molto inferiore a quello degli emigranti: nel 2013 i rientri sono 4mila dalla Germania, quasi 3mila dalla Svizzera e circa 2mila dal Regno Unito e dagli Usa. Il saldo migratorio per gli italiani è negativo per 54mila unità, quasi il 40% in più di quello del 2012 nel quale era risultato pari a -38 mila. Sempre nel 2013 le cancellazioni di cittadini stranieri residenti sono state 44mila, il 14,2% in più rispetto all’anno precedente: tra il 2007 e il 2013 le emigrazioni complessive sono così più che raddoppiate, passando da 51mila a 126mila.