Fra gli inattivi, coloro che né hanno né cercano un lavoro, diminuiscono gli scoraggiati (-114 mila in un anno), soprattutto nel Mezzogiorno e tra i giovani di 15-34 anni. Di contro, aumentano gli inattivi per motivi di studio (+77 mila unità). Lo rileva l’Istat, facendo il punto sul mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2015. “La ricerca del lavoro è affidata soprattutto ai canali informali: l’88,9% delle persone si rivolge ad amici, parenti e conoscenti (+2,3 punti sul secondo trimestre 2014)”. “L’aumento tendenziale delle retribuzioni di fatto è risultato ampiamente superiore all’inflazione: prosegue dunque il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni al lordo delle imposte”. Così l’Istat. Nel dettaglio, nel secondo trimestre del 2015 le retribuzioni lorde per unità di lavoro sono risultate di 1,3 punti percentuali superiori alla crescita dei prezzi.