I nuovi dati Istat sottolineano come la situazione economica sia debole e in continua difficoltà.
E, in questo senso, Confindustria è piuttosto chiara: “Rischio recessione”Istat, la debolezza economica proseguirà.
Secondo quanto emerge, la prossima Manovra dovrebbe essere, nei fatti, piuttosto restrittiva e una delle più intense, in questo senso, dall’epoca di Letta
Al momento, l’economia italiana è ancora in difficoltà. Secondo i dati dell’indicatore “il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi”.
Questo sostiene l’Istat, intanto che Confindustria si esprime di rischi e di situazioni “in bilico”. E che, secondo questa interpretazione, ci sarebbe un “rischio recessione”.
“I dazi imposti dagli Usa e le misure compensative attivate dai paesi coinvolti, i fattori geopolitici destabilizzanti e il rallentamento dell’economia cinese, continuano a influenzare negativamente il commercio mondiale”.
Per quanto concerne Confindustria, le parole sono cocenti. “E’ ancora sulla soglia della crescita zero rischiando di cadere in recessione in caso di nuovi shock”.
Secondo i dati, “Italia in bilico tra ripresa e recessione”: per gli economisti si stima un Pil fermo al 2020 quando “crescerebbe dello 0,4%” dal momento che “l’aumento delle imposte indirette venisse annullato e finanziato interamente a deficit”.
Secondo la interpretazione del direttore del Csc, Andrea Montanino, la Manovra appare “parzialmente restrittiva per 8 miliardi di euro, pari a 0,5 punti di Pil”, la più restrittiva dai tempi del governo Letta.