(Adnkronos) – Israele sotto attacco. La pioggia di razzi, circa 5000, da Gaza su Israele apre la giornata di oggi, 7 ottobre. Poi le incursioni dei commando di Hamas in territorio israeliano, i raid che coinvolgono anche i civili. Una giornata cruciale scandita dalle news dell’ultima ora, con almeno 22 morti e decine di feriti.
All’alba Israele viene investito da una pioggia di razzi che colpiscono le zone centrali e meridionali del paese. Contemporaneamente, l’esercito israeliano segnala ‘incursioni’ di terroristi. I commando di miliziani palestinesi si muovo sul terreno, arrivano news di scontri negli insediamenti e notizie di civili e militari sequestrati e news su soldati israeliani uccisi. Sui social, video mostrano un tank in fiamme e il corpo di un soldato morto estratto da un mezzo.
“E’ il giorno della grande rivoluzione”, dice Mohammad Deif, comandante militare di Hamas, annunciando l’inizio di un’operazione militare ‘Alluvione al-Aqsa’ su vasta scala. Agli attacchi, partecipano anche i militanti della Jihad islamica.
“Vogliamo che la comunità internazionale fermi le atrocità a Gaza, contro il popolo palestinese, i nostri luoghi sacri come Al-Aqsa. Tutte queste sono le ragioni dietro all’inizio di questa battaglia”, dice il portavoce di Hamas, Khaled Qadomi, ad al-Jazeera. “Non sono ostaggi, sono prigionieri di guerra”, dice rispondendo alla domanda se Hamas abbia preso in ostaggio soldati e civili israeliani. “E’ una guerra contro gli invasori”.
La prima reazione ufficiale da Israele, mentre vengono richiamati migliaia di riservisti, arriva con le parole del ministro della Difesa: “Stamani Hamas ha commesso un errore grave e ha iniziato una guerra contro lo Stato di Israele. I soldati delle Idf stanno combattendo contro il nemico in tutti i punti in cui si è infiltrato. Lo Stato di Israele vincerà questa guerra”, dice.
Israele avvia in risposta l’operazione ‘Iron Swords’ (‘Spade di Ferro’), con raid dell’aviazione. Secondo il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, l’esercito contrasta l”infiltrazione di terroristi di Hamas avvenuta via terra, mare e cielo”. Stando a quanto reso noto sono almeno sette i punti in cui si registrano scontri tra Hamas e le Idf.
In tarda mattinata, il videomessaggio del premier Benjamin Netanyahu: “Cittadini di Israele, siamo in guerra. Non è un’operazione, non è un’escalation: è guerra. Stiamo richiamando un gran numero di soldati riservisti”, aggiunge Netanyahu in un videomessaggio in cui ha promesso che “il nemico pagherà un prezzo altissimo”.