(Adnkronos) –
Finisce dopo una settimana la tregua tra Israele e Hamas, con le Forze di difesa israeliane che hanno ripreso i combattimenti nella Striscia di Gaza. Lo stop al cessate il fuoco è arrivato all’alba di oggi, all’indomani dell’attentato rivendicato dall’organizzazione terroristica a Gerusalemme. “Hamas ha violato la tregua e ha sparato contro il territorio israeliano”, recita il messaggio dell’esercito dello Stato ebraico diffuso sui social, e per tanto le Idf hanno “ripreso i combattimenti contro l’organizzazione terroristica Hamas a Gaza”.
Iniziati quindi i raid, con
caccia israeliani che stanno bombardamento obiettivi di Hamas nell’enclave palestinese. Inoltre, “a seguito delle sirene che hanno suonato nelle comunità vicino a Gaza, la squadra di difesa aerea dell’Idf ha intercettato con successo un lancio da Gaza”, comunica l’esercito israeliano su X.
Hamas “ha violato il quadro di riferimento” per la pausa nelle ostilità, “non ha mantenuto gli impegni per il rilascio di tutte le donne tenute in ostaggio e ha lanciato razzi contro Israele”, afferma una dichiarazione dell’Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu di cui danno notizia i media israeliani. “Con la ripresa dei combattimenti” si sottolinea che “il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra” ovvero “liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai più minacciare la popolazione di Israele”.
L’attentato a Gerusalemme ha provocato ieri tre morti e sei feriti. Secondo il Times of Israel, hanno perso la vita una ragazza di 24 anni, dichiarata morta sul posto, e due persone anziane, tra cui almeno un uomo, che non sono sopravvissute in ospedale alle ferite riportate nella sparatoria. Dopo l’attacco, Hamas ha chiesto una “escalation della resistenza”, parlando anche di “eroi” si “stanno mobilitando per vendicare il sangue dei martiri”.