(Adnkronos) – Hamas ha diffuso questa sera il video di tre ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza a 100 giorni dal loro sequestro. Nei filmati appaiono Noa Argamani 26 anni, Yossi Sharabi 53 e Iti Sabirsky 38. Lo riporta il sito di Haaretz che parla di ”guerra psicologica” da parte di Hamas e sceglie di non mostrare i video. Hamas ha aggiunto che il destino dei tre verrà svelato domani.
Noa Argamani era stata rapita dai miliziani al festival rave Supernova nel deserto del Negev. Il video del sequestro della studentessa israeliana, mentre in lacrime veniva separata dal fidanzato e gridava aiuto, era circolato nelle prime ore del massacro. Una clip di dieci secondi che ha fatto il giro del mondo, dove si vede la ragazza caricata sul retro di una moto e portata nella Striscia di Gaza.
Di molti degli ostaggi portati nella Striscia di Gaza il 7 ottobre ”non sappiamo nulla” e ”molto probabilmente molti di loro sono stati uccisi a causa dei bombardamenti israeliani”, ha dichiarato in un videomessaggio il portavoce delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Abu Obeida. “Gli altri sono in pericolo e il nemico è responsabile del loro destino”, ha aggiunto.
E’ salito a 23.968 morti il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a 100 giorni dall’inizio dell’operazione israeliana dopo la strage dello scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che 60.582 mila persone sono rimaste ferite.
”La situazione è orribile e siamo bloccati. La pazienza del presidente sta finendo”. Così un funzionario americano ha descritto a condizione di anonimato al sito di notizie Axios la posizione degli Stati Uniti e del presidente Joe Biden, ”frustrato” rispetto al rifiuto di Israele di accettare la maggior parte delle richieste di Washington per allentare la tensione con Gaza. Axios ricorda che l’ultimo colloquio telefonico tra Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu risale al 23 dicembre e si è concluso con la decisione del presidente americano di interrompere la comunicazione.
Intanto gli Houthi fanno sapere che gli attacchi contro le navi che attraversano il Mar Rosso continueranno fino a quando andranno avanti gli attacchi contro la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam, spiegando che i raid aerei compiuti dagli Stati Uniti non fermeranno i miliziani nel loro ”impegno umanitario e religioso in sostegno del popolo palestinese”. I caccia americani continuano a volare sullo Yemen, ha sostenuto Abdulsalam citato dall’emittente al-Jazeera.
Il Pentagono ha smentito nuovi raid condotti oggi contro obiettivi dei miliziani sciiti Houthi in Yemen. Lo ha riferito un funzionario del Dipartimento di Difesa di Washington a condizione di anonimato. In precedenza la televisione degli Houthi, Al Masirah, aveva parlato di nuovi raid aerei condotti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna contro una struttura nella parte settentrionale della provincia di Hodeidah, nello Yemen. Sky News Arabia, citando fonti locali, aveva poi detto che l’obiettivo colpito si trova nella zona montuosa del distretto di Al-Luheya.