“Shimon Peres mi molestò sessualmente due volte”. Ad accusare il defunto presidente israeliano, premio Nobel per la pace, è Colette Avital, ex deputata laburista che è stata anche ambasciatore in Portogallo e Console generale a New York. Intervistata da Haaretz, l’81enne Avital ha raccontato che la prima molestia avvenne nei primi anni ottanta a Parigi, dove lei faceva parte della missione diplomatica israeliana. Allora leader dell’opposizione laburista, Peres era in visita nella capitale francese e la invitò a cena nel suo albergo. Quando Avital arrivò all’hotel, le dissero che l’incontro sarebbe avvenuto in camera per “motivi di sicurezza”. Peres però l’aspettava in pigiama e tentò di trascinarla sul letto. Avital fuggì dalla stanza e poi disse seccamente a Yossi Beilin, all’epoca assistente di Peres, che non voleva più trovarsi da sola con lui.
Tre anni dopo, nel 1984, Avital tornò in Israele. Era stato appena raggiunto un accordo per un governo a rotazione fra Peres e il leader del Likud Yitzhak Shamir. Avital sperava in un posto nella nuova amministrazione, ma le fu fatto capire che per una donna era difficile. Fu ricevuta da Peres, diventato primo ministro, che rifiutò di darle un posto. Poi “mi spinse contro il muro e tentò di baciarmi”, ha raccontato.