Home ATTUALITÀ Israele, Erdogan: “Hamas non è organizzazione terroristica, ma gruppo liberazione”

    Israele, Erdogan: “Hamas non è organizzazione terroristica, ma gruppo liberazione”

    (Adnkronos) – “Hamas non è un’organizzazione terroristica, ma un gruppo di liberazione e mujaheddin che lotta per proteggere le proprie terre e i propri cittadini”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan che ha cancellato il proprio viaggio in Israele. Riguardo agli attacchi israeliani a Gaza, Erdoğan – parlando alla Grande Assemblea nazionale della Turchia (Gnat) – ha chiarito: “Non abbiamo alcun problema con lo Stato di Israele, ma non abbiamo mai approvato le atrocità commesse da Israele e il modo in cui agisce come organizzazione piuttosto che come Stato, e non lo faremo”.  

    “Quasi la metà delle persone uccise negli attacchi israeliani a Gaza sono bambini – ha aggiunto Erdoğan – Dimostrazione che l’obiettivo è la brutalità premeditata per commettere crimini contro l’umanità. Hamas non è un’organizzazione terroristica, ma un gruppo di liberazione e mujaheddin che lotta per proteggere le proprie terre e i propri cittadini”.  

    “Avevamo un progetto per andare in Israele, è stato annullato, non andremo – ha detto ancora – Quando domani i poteri su cui fa affidamento oggi non ci saranno più, il primo posto in cui il popolo israeliano cercherà fiducia e misericordia sarà la Turchia, proprio come 500 anni fa”. 

    Le parole del presidente turco Erdogan su Hamas “sono gravi e disgustose e non aiutano la de-escalation”, ha commentato il vicepremier e ministro Matteo Salvini. “Proporrò – ha aggiunto – al collega Tajani di inviare protesta formale e di convocare l’Ambasciatore della Turchia”.  

    Intanto il l capo di Hezbollah Hassan Nassrallah ha incontrato il capo della Jihad islamica palestinese Ziad Nahleh e il vice capo dell’ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri. Lo scrive Haaretz, citando una dichiarazione di Hezbollah, secondo cui i tre leader hanno discusso degli ultimi eventi nella Striscia di Gaza, compresi gli scontri in corso al confine tra Libano e Israele. 

    “È stata fatta una valutazione di cosa devono fare i partiti dell’asse della resistenza in questa fase delicata per ottenere una vera vittoria a Gaza e in Palestina e per fermare l’aggressione sleale e brutale contro il nostro popolo”, ha comunicato Hezbollah, parlando dell’incontro avvenuto oggi in Libano fra il leader Nasrallah del movimento islamista, il vice capo di Hamas, Saleh Al-Arouri, e il segretario generale della Jihad islamica palestinese Ziad Nakhla. 

    L’ufficio stampa di Hezbollah ha anche diffuso una lettera scritta a mano da Nasrallah in cui elogia coloro che sono morti combattendo Israele. Si tratta della sua prima dichiarazione dall’inizio della guerra. 

    L’Iran sostiene Hamas condividendo intelligence e con una campagna di disinformazione anti-israeliana condotta attraverso le applicazioni di messaging. A puntare il dito contro Teheran è stato oggi il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, durante una conferenza stampa. Chi agisce per conto di Teheran in Iraq, Yemen e Libano lo fa per ordine dell’Iran, ha aggiunto, spiegando che le forze israeliane hanno colpito cinque cellule terroristiche libanesi ieri. 

    Hagari ha infine ribadito l’appello ai palestinesi a Gaza a spostarsi dalla parte nord a sud prima dell’inizio dell’operazione di terra e a non prestare ascolto ad Hamas che raccomanda loro di restare sul posto.