(Adnkronos) – “Circa 200 italiani stanno rientrando da Israele su due aerei militari. I voli attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa arriveranno a Pratica di Mare”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che si dice “orgoglioso del gioco di squadra che ha coinvolto l’ambasciata italiana in Israele, il Consolato a Gerusalemme, l’Unità di crisi e i militari”.
Oggi sono in programma due ulteriori voli militari per consentire agli italiani ancora presenti in Israele di far rientro, fa sapere dal canto suo la Farnesina. L’Unità di Crisi, in coordinamento con l’ambasciata a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme (presenti anche con un desk appositamente organizzato presso l’aeroporto Ben Gurion) restano pienamente operativi.
Il ministero degli Esteri, si ricorda in una nota, ha avviato sin dal primo momento un attento monitoraggio della situazione in Israele e nei Territori Palestinesi e ha immediatamente attivato una rete di contatto con i connazionali presenti nel Paese, in stretto raccordo con l’ambasciata a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme.
L’incertezza sulla programmazione dei voli commerciali, unita alle sempre più frequenti cancellazioni delle ultime ore, ha reso necessario pianificare soluzioni alternative, sia sul canale commerciale sia su quello militare. Nella giornata del 10 e dell’11 ottobre sono stati quindi organizzati 4 voli, due attraverso il vettore commerciale Neos, a tariffe calmierate, e, non appena si è concretizzata la possibilità, anche due voli coordinati dall’Unità di Crisi della Farnesina in collaborazione con il ministero della Difesa.
Questi voli permetteranno di far rientrare numerosi gruppi di connazionali in difficoltà; tra cui anche molti pellegrini, che non avevano alternative di rientro.