Ancora una notte di guerra in Israele, colpita da altri cinquecento razzi di Hamas nelle ultime 24 ore. Sul totale dei razzi lanciati (da lunedì circa 1.500) l’85% per cento è stato frenato dall’Iron Dome, il sistema di difesa israeliano. Ferma la risposta dell’esercito di Tel Aviv, che nella notte con i suoi caccia ha colpito importanti centri militari di Hamas e abitazioni dei comandanti dell’organizzazione. Dall’inizio delle ostilità sono 67 le vittime palestinesi, tra cui 14 tra donne e bambini – segnala il ministero della Sanità palestinese – e sette quelle israeliane, compreso un bambino di sei anni ucciso a Sderot, città al confine con la Striscia di Gaza.
Gli scontri nelle città
Per Israele, oltre alla guerra aerea, contenibile grazie ai sofisticati sistemi di difesa, un grosso è problema è rappresentato dagli scontri per le strade delle città. Tel Aviv, Gerusalemme, Lod, dove le violenze tra palestinesi e israeliani non sono controllate dalla polizia. “Un’anarchia ingiustificabile”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
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Piano per un’invasione via terra
Sul tavolo del governo israeliano oggi ci sarà un piano per l’invasione via terra della Striscia di Gaza. Il piano, preparato dal comando meridionale delle forze armate, verrà prima presentato allo Stato maggiore dell’esercito. Nelle ultime ore al confine con Gaza sono state mobilitate ulteriori truppe di terra. L’obiettivo è colpire “i simboli del potere di Hamas”.
Biden: “Israele ha diritto di difendersi”. Nazioni Unite, buco nell’acqua
Come prevedibile, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito ad adottare una dichiarazione congiunta sulla questione arabo-israeliana. Gli Stati Uniti hanno posto il veto, ritenendo una dichiarazione “controproducente” in questa fase. Il presidente americano Joe Biden, in un colloquio con il collega Netanyahu, ha detto che “Israele ha diritto di difendersi”, condannando i razzi di Hamas. Il segretario di Stato di Washington, Anthony Blinken, ha fatto sapere di aver parlato con Abu Mazen, leader dell’Autorità nazionale palestinese. “Ho parlato con il presidente Abbas della situazione in corso a Gerusalemme, in Cisgiordania e Gaza – ha scritto su Twitter – Ho espresso le mie condoglianze per la perdita di vite. Ho sottolineato la necessità di porre fine agli attacchi missilistici e di abbassare le tensioni”.