(Adnkronos) –
E’ necessario puntare ad una “operazione verità” sull’intera questione mediorientale a partire dalle scuole, in particolare dopo l’attacco di Hamas a Israele. Così Mara Carfagna rispondendo all’Adnkronos sulla necessità di favorire ed implementare una sorta di educazione civica sul Medio Oriente che dia ai giovani strumenti di conoscenza e scelta consapevole. Si farebbe promotrice di una iniziativa di questo tipo? “Sì, credo sia opportuno fare sull’intera questione mediorientale un’operazione verità, con cui spazzare via i tanti falsi storici che resistono da decenni”. “L’iniziativa del Foglio ha avuto, tra i vari meriti, anche quello di chiamare tutti noi a una scelta di campo. Una scelta che vale per l’oggi ma che andrà anche ribadita nel tempo: dopo quello che è successo sabato o si sta da una parte o si sta dall’altra”.
“Non possono esserci più ambiguità – prosegue Carfagna – Non basta condannare le atrocità di Hamas, serve che il sostegno a Israele sia chiaro ed inequivocabile anche quando sarà chiamato a difendere il suo popolo e i suoi confini. Basta allora con le menzogne, con le distorsioni della realtà, con la pretesa di trasformare dei terroristi assassini, che uccidono e prendono in ostaggio donne, anziani, bambini, in martiri della libertà: sono bestie disumane, che meritano solo tutto il nostro disprezzo. Basta con l’idea che quella dei terroristi di Hamas sia una battaglia di resistenza: non lo è, è invece una guerra contro Israele per cancellarlo dalle cartine geografiche, per negare a Israele il diritto di esistere come Stato del popolo ebraico”.
“E basta con le false narrazioni – incalza la deputata di Azione -. Se Gaza oggi è una prigione a cielo aperto non è per colpa di Israele ma della ferocia con cui Hamas la governa. Israele nel 2005 si ritirò, gli insediamenti israeliani furono smantellati proprio per lasciare Gaza ai palestinesi e avviare un processo di pace. La risposta qual è stata? Trasformare Gaza in un covo di terroristi”. Alla fiaccolata del Foglio, ieri sera, Carfagna ha parlato, come riporta la testata, di una battaglia che deve anche ad una bambina, sua figlia, che ha avviato un percorso per diventare ebrea.