(Adnkronos) – “La quarantena rappresenta certamente la retroguardia della battaglia al nuovo coronavirus, per quanto senza dubbio utile in un tempo in cui circolavano le varianti letali del Sars Cov-2 e ancora non c’erano i vaccini. Oggi pensare che la corretta profilassi possa dipendere da 5 giorni o 10 di isolamento appare decisamente anacronistico”. Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, commentando la possibilità, avanzata dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, di eliminare a breve l’obbligo di isolamento domiciliare per i positivi.
“Tanto più che positività e insorgenza dei sintomi – spiega l’immunologo – non sembrano più andare di pari passo da quando sono apparse sulla scena le sottovarianti di Omicron. Ecco perché – conclude – mi sento di condividere l’idea di chi ragionevolmente ipotizza di superare la misura dell’isolamento” domiciliare per i positivi.