Cresce il consumo nazionale di uova, tra i prodotti maggiormente apprezzati dal consumatore nel 2020, ottenendo un aumento degli acquisti di quasi il 14% in valore e del 12,5% in volume. Un dato che viene confermato anche dal consumo apparente che ha raggiunto il suo più alto livello con un oltre 219 uova pro-capite. E’ quanto emerge da un report dell’Ismea che evidenzia come le uova siano “economiche, di alto valore nutritivo, quasi esclusivamente di origine nazionale e sempre più spesso provenienti da allevamenti etici”.
A favorire questo prodotto, in un anno complicato come quello appena concluso, – spiega l’Isema – anche la bassa esposizione verso il canale Horeca e la presenza di un sistema produttivo integrato e autosufficiente, che non ha scontato problematiche di approvvigionamento estero, legate alle limitazioni degli spostamenti.
Le uova da allevamento a terra detengono, al momento, la quota principale dei consumi presso la Gdo (60%) e anche la più dinamica, con un incremento dei volumi del 21% rispetto al 2019. Buona la crescita del prodotto proveniente da allevamenti all’aperto (+13,4%), che rimane tuttavia ancora una nicchia nella distribuzione moderna (3%). Le uova certificate biologiche mantengono il 10% dei volumi venduti, mostrando incrementi del 4% rispetto al 2019, ma gran parte degli acquisti per questa tipologia avviene in altri canali.