ISIS , VIDEO-APPELLO SUL WEB AI MIGRANTI: ’TORNATE A CASA, POTETE CONTARE SU DI NOI’

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    Come se non bastasse l’inferno che da settimane li segue passo passo come la peggiore delle maledizioni, ora arriva anche l’Isis (che ha già letto la morte del piccolo Aylan come una conseguenza pericolosa per chi fugge dalla casa dell’Islam), a gettare acqua sul già di per sé pericolosissimo fuoco che sta ’scaldando’ mezza Europa. E lo ha fatto attraverso un video su web (ma quanti tra i profughi in fuga, hanno mezzi teconologici per vederlo’), rivolto “a tutti i profughi delle terre della coalizione cristiana: avete lasciato le vostre abitazioni e i vostri Paesi, ora siete profughi. Tornate a casa e potrete contare su Dio e sullo Stato Islamico. Qui troverete il calore umano e la sicurezza”, promette il video montato tra immagini vecchie e nuove, con barconi stracarichi e, in sottofondo, un motivo musicale non ’troppo allegro’. Non mancano poi le impressionanti testimonianze di chi sta vivendo questa odissea: dalla donna a cui hanno gli agenti europei hanno picchiato il marito, alle parole di un giovane che spiega: “Siamo qui da tre giorni sotto il sole senza cibo e acqua e non ci dicono niente. Ci trattano da impuri”. Un altro profugo racconta: “ci hanno maltrattato in Turchia, ci hanno maltrattato in Grecia e ci hanno maltrattato in Serbia, ma il maltrattamento peggiore é stato in Ungheria. Ci hanno mentito dicendo che se ci facevamo prendere le impronte digitali ci facevano andare a Budapest, invece siamo reclusi qui e non possiamo andare da nessuna parte, neanche in Germania”. Nel bel mezzo del video appare poi Abu Bakr al-Baghdadi che lancia l’accorato appello: “I nostri cuori sono spezzati. Avete lasciato le vostre abitazioni e i vostri Paesi, ora siete profughi. Tornate a casa e potrete contare su Dio e sullo Stato Islamico. Qui troverete il calore umano e la sicurezza. Voi siete le nostre famiglie, e noi difenderemo voi e i vostri beni. Vogliamo la vostra dignità, la vostra sicurezza e la vostra salvezza dall’inferno. I musulmani da noi vivono con dignità, stanno bene economicamente e vivono la loro vita familiare e lavorativa sotto l’ombrello della Sharia, grazie a Dio. Dovete contare su Dio e sullo Stato Islamico”. Analizzato e giudicato “parte di una sofisticata operazione-simpatia”, secondo un esperto team di analisti il video “rischia effettivamente di fare presa fra chi, sentendo tradite le aspettative del suo viaggio verso l’Europa, potrebbe raccogliere l’invito alla radicalizzazione”. Un messaggio che non esclude ovviamente anche quanti, tra i profughi, già radicatisi nei paese europei. Una sorta di reclutamento tra le righe? Certo è, che non possiamo non capire a quali disagi, umiliazioni, dolori e rabbia siano esposti questi poveri cristi: stretti in lingue di terra ostile, respinti malamente ed odiati prioristicamente. Soprattutto i bambini, costretti a vivere scene ed esperienze brutalmente  indimenticabili. Ora sta noi perché tali condizioni non si tramutino in odio… Nel frattempo, dopo aver realizzato un muro a ’difesa’ col confine serbo, l’Ungheria ha ulteriormente esteso la barriera anti migranti anche lungo il confine con la Croazia che, a sua volta ha praticamente sbarrato il 90 per cento dei valichi d’accesso. Ieri, tra le tante sventure, anche la morte di un rpofugo – sembra di nazionalità siriana – rimasto folgorato all’interno dell’eurotunnel di Calais. 

    M.T.