ISIS: SI RIUNIRÀ MARTEDÌ LA NATO SU RICHIESTA DELLA TURCHIA

     

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    La Nato si riunirà martedì a Bruxelles su richiesta della Turchia per discutere le operazioni militari contro l’Isis e i curdi separatisti del Pkk. Lo scrive la Bbc online. Oggi intanto c’è stata una sanguinosa risposta dei ribelli curdi, all’offensiva dell’artiglieria turca contro i miliziani del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) in Iraq, avviata venerdì in contemporanea con i bombardamenti aerei contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria. Un’autobomba è stata fatta esplodere contro un veicolo militare nel sud-est della Turchia a maggioranza curda, uccidendo due soldati e ferendone altri quattro. La fine del cessate il fuoco dichiarata ieri dal Pkk si è dunque già concretizzata. L’attentato, avvenuto nei pressi della città di Diyarbakir, secondo il governatore locale è sicuramente opera dell’ “organizzazione terrorista e separatista” curda (così viene definito da Ankara il movimento curdo in rivolta dal 1984), che peraltro non l’ha rivendicato. Aveva però chiaramente detto fin dall’inizio dei bombardamenti turchi che le condizioni “per mantenere in vigore la tregua dichiarata nel 2013 sono state infrante” e “di fronte all’aggressione abbiamo il diritto di difenderci”. Di diritto alla difesa, ma a favore della Turchia, si sono espressi la notte scorsa gli Stati Uniti. Il portavoce della Casa Bianca, Alistair Baskey, ha condannato con decisione il Pkk spezzando ben più di una lancia a favore del presidente Recep Tayyp Erdogan. Il Partito dei lavoratori del Kurdistan, ha detto, deve rinunciare al terrorismo e sedersi nuovamente al tavolo delle trattative con il governo turco. Un invito che ha ben poche speranze di essere accolto visto che anche le trattative di pace avviate nell’autunno 2012 dal regime di Erdogan con il capo del Pkk Abdullah Ocalan (in carcere) non hanno portato a nessuna reale intesa.