ISIS – INIZIATI I RAID RUSSI IN SIRIA. IL GIORNALE ONLINE DEL CALIFFATO DEFINISCE BERGOGLIO IL ’PAPA CROCIATO’


Ora non si ’gioca più’: il primo raid aereo contro le postazioni dello ’stato islamico’ in Siria ha avuto inizio. Ad annunciarlo, il ministero della Difesa russo. L’azione, già diramata dall’amministrazione americana, che con il Cremlino ne ha condiviso l’intenzionalità, segue l’appello del presidente siriano Bashar Assad a difendere il suo paese contro la minaccia terrorista. Un’investimento ufficiale, quello dei russi, come ha tenuto a sottolineare Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: “La Russia è l’unico paese che agirà su base legittima”.  Intanto il Dabiq, pubblicazione propagandistica del Califfato, ha pensato bene di dedicare un’intera pagina a Bergoglio definendolo il ’Papa crociato’, ritratto accanto ad altri esponenti islamici qui definiti ’studiosi governativi apostati’. Quanto pubblicato dalla rivista dell’Isis, secondo i dirigenti dell’Intelligence è “un tentativo surrettizio di cavalcare la popolarità del pontefice indicando una figura simbolica nel tentativo di aggregare il più vasto numero di persone possibile. Non si tratta – spiegano ancora fonti autorevoli – del preannuncio di un’azione. Qui siamo nel campo della propaganda contro coloro che vengono definiti i nemici dell’Islam, una sorta di ’benedizione’ rivolta ai cosiddetti ’cani sciolti’ più che un progetto di azione concreta”. Ad ogni modo, dopo il trionfale viaggio Apostolico negli Usa, il Pontefice ora fa ancora più paura, ecco perché i nostri 007 specificano che “siamo di fronte ad un upgrading propagandistico”, e non a caso, fino ad oggi definizioni come questa avevano avuto una modesta veicolazione: social specifici o siti semi-segreti, questo ’salto di qualità’ denota quindi da parte dei ’comunicatori’ dell’Isis una certa apprensione per la crescente popolarità del Santo Padre. Il Dabiq, pubblicazione online, è lo specchio del ’Jihad 2.0’ il quale, senza farne mistero, ’lavora’ affinché l’Isis possa ritenersi come un vero e proprio Stato di diritto. Il nome della testata si ispira agli eventi siriani del 1516 quando, attraverso la battaglia di Marj Dabiq, gli ottomani rivendicarono la loro supremazia. Il primo numero del Dabiq vide la luce lo scorso anno contemporaneamente all’autoproclamazione del Califfato Islamico. Il titolo della prima, non a casa era: ’Il ritornoi del Califfato’. 

Emmetì