Il manuale dello Stato islamico destinato ai suoi miliziani, compilato secondo il Middle East Media research Institute, da un “Dipartimento Fatwa” dell’Isis, cita:“Si può picchiare una schiava per insegnarle la disciplina ma è vietato picchiarla per gratificazione personale o per torturarla. Ed è vietato colpirla in faccia”. Si può anche violentarla ma “subito”, non appena catturata, e se è vergine. Se non lo è bisogna “purificarle l’utero”. Il manuale, del quale scrive il Washington Post, contiene indicazioni raccapriccianti sul modo di trattare le prigioniere, trasformate in schiave. D’altronde, nel novembre scorso, un assaggio dell’orrore era arrivato dalla testimonianza, di una delle 2.500 donne yazide catturate dai miliziani nel Kurdistan iracheno. La donna, riuscita a fuggire, rese pubblico al mondo cosa aveva dovuto subire.
