Saranno rapiti bambini e donne libanesi e saranno immediatamente interrotte le trattative per il rilascio dei ventisei militari tenuti in ostaggio dalla scorsa estate. È la minaccia diffusa in un video su YouTube dal comandante dello Stato islamico Anas Sharkas, noto con il nome di battaglia di Abu Ali al Shishani, dopo l’arresto di sua moglie Ola Mithqal al Oqaily avvenuto a Tripoli, nel nord del Libano. Shishani, che appare nel video seduto davanti a una bandiera dello Stato islamico con due miliziani a volto coperto ai fianchi, si è rivolto in particolare ai cittadini sunniti di Tripoli e del Libano chiedendo loro di ribellarsi contro le autorità di Beirut. Secondo il quotidiano libanese “The Daily Star”, la Oqaili sarebbe detenuta nelle carceri del ministero della Difesa di Beirut insieme alla ex moglie del “califfo” Abu Bakr al Baghdadi, Saja Dulaimi. Le donne sarebbero detenute sotto strettissime misure di sicurezza da tre settimane. Osservatori locali hanno fatto notare come l’arresto di Ola Mithqal al Oqaily possa essere utilizzato dal governo libanese per fare pressione sui jihadisti per la liberazione dei militari tenuti in ostaggio.