Iren chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti di 241,5 milioni di euro, in aumento del 57,6% su base annua. Il risultato operativo ammonta a 336,4 milioni, in crescita del 16%, e il margine operativo lordo a 732,6 milioni, in aumento del 12,3%. I ricavi consolidati si attestano a 3.103,8 milioni, con un aumento del 18,1% rispetto ai primi nove mesi del 2020. L’indebitamento finanziario netto è pari a 2.858,9 milioni di euro, in flessione di 91 milioni di euro rispetto a fine 2020.
Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 466 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto ai 414 milioni di euro del 2020 e in linea con quanto previsto e nel rispetto dei target annuali attesi. A questi si aggiungono 58 milioni di euro di cash out per le acquisizioni, che includono principalmente gli effetti dell’acquisizione del 20% di Futura (25 milioni di euro) e Sidiren (30 milioni di euro).
I ricavi del settore Reti della multiutility ammontano a 690,4 milioni di euro, in flessione del 7,3% rispetto ai primi nove mesi del 2020. Il calo, si spiega dal gruppo, è da ricondursi alla disposizione del Ministero della Transazione Ecologica che con il decreto del 21 maggio scorso ha ridotto l’obbligo quantitativo legato ai certificati di efficienza energetica. Nel settore Ambiente i ricavi sono stati 668,5 milioni di euro, in aumento del 25,5%. L’incremento è dovuto per 104 milioni di euro all’ampliamento del perimetro di consolidamento. Sono inoltre in aumento i ricavi energetici (+22 milioni) e i ricavi da servizi di raccolta (+19 milioni), mentre registrano una flessione i ricavi da smaltimento e le attività di intermediazione e gestione dei rifiuti speciali (-12 milioni).
I ricavi del settore Energia ammontano a 1.214,1 milioni, in crescita del 54,3%. Un incremento dovuto principalmente all’aumento dei prezzi di cessione dell’energia elettrica (+419 milioni) conseguente al miglioramento dello scenario energetico, parzialmente compensati dall’effetto dei minori quantitativi venduti (-67 milioni).
I ricavi del settore Mercato sono pari a 1.747,3 milioni, in aumento del 18,7%, spinti dall’andamento dello scenario energetico con prezzi in forte aumento sia del gas che dell’energia elettrica, mentre i quantitativi sono in flessione con la sola eccezione del segmento Retail e Small business della vendita di energia elettrica.