“Chi frequenta le sale d’attesa nelle cliniche e negli ospedali sa di cosa stiamo parlando. E’ tempo di vita, non tempo perso. E a volte un libro, qualcosa da condividere con gli altri, può aiutare”. Sono le parole di una delle pazienti dell’Unità di oncologia dell’Irccs Maugeri Pavia, tra le promotrici della biblioteca da oltre 350 volumi a disposizione di chi attende e di chi fa terapia, inaugurata proprio nella sala d’aspetto per la chemioterapia.
L’input è arrivato dai pazienti, così come l’organizzazione in supporto dell’ospedale che si è messo a disposizione: “La sala d’attesa era stata ristrutturata qualche mese fa – spiega Giuseppe Laganga, direttore dell’Irccs pavese – abbiamo cercato di renderla più accogliente e più luminosa e questa biblioteca rientra in quel percorso di umanizzazione e miglioramento della qualità percepita delle cure che è uno degli obiettivi che l’Istituto si è dato nell’ultimo periodo. E come sempre in questo percorso è fondamentale il ruolo di pazienti e associazioni che ci aiutano in quello che va considerato a tutti gli effetti parte della cura”.
Sessanta persone al giorno passano da questa sala di attesa di oncologia, che comprende l’unità diretta da Antonio Bernardo e quella traslazionale diretta da Deborah Locati, che gestiscono la macroattività ambulatoriale complessa-Mac con visite e terapie per circa 500 pazienti. E proprio una di loro, figura molto attiva nell’associazionismo pavese, conversando con altre persone come lei che fanno riferimento all’ambulatorio, ha pensato che la possibilità di leggere durante le attese, magari commentare lo stesso libro, sarebbe stato un modo per rendere più gradevole l’esperienza. Trovato subito il riscontro dell’Istituto e dei primari, sono state coinvolte, non solo a Pavia, associazioni, enti e librerie, raccogliendo nel giro di pochi giorni oltre 350 volumi, dalla narrativa, al fumetto, alla fiaba.
Le realtà coinvolte nel progetto sono Antigone Pavia, Biblioteca universitaria, Associazione Abbracci d’amore (in collaborazione con Corriere della Sera e Casa editrice Sellerio), Associazione Omero e Libera Biblioteca del quartiere Scala-Mirabello, oltre a molti cittadini che hanno aderito personalmente, lasciando anche delle dediche personali all’inizio dei libri in segno di vicinanza.
“Quando la promotrice ci ha chiamati – racconta Simone Caiello dell’Associazione Omero – ci siamo attivati subito, perché fa parte del nostro Dna. Omero nasce proprio in memoria di una persona malata di tumore e che purtroppo non ce l’ha fatta. Ma da un evento drammatico abbiamo voluto trovare qualcosa di positivo e questa libreria è una iniziativa che ci rappresenta. Siamo contenti di aver partecipato, la cura passa anche da queste piccole cose”.
I volumi sono stati posizionati in una ampia libreria, nella zona di attesa dell’ambulatorio, che si trova al piano terra dell’Istituto pavese, e saranno in auto-gestione da parte dei pazienti stessi, chiamati però a osservare alcune indicazioni raccolte in un apposito regolamento. “Nei tempi di attesa che inevitabilmente ci sono, questa iniziativa si inserisce molto bene – commenta Antonio Bernardo primario Divisione di oncologia Irccs Maugeri – E’ un modo anche per il paziente per evadere, è un periodo di vita impiegato in maniera ottimale. Noi stiamo cercando di dare importanza ad aspetti che una volta venivano ritenuti secondari, dalla dieta all’attività sportiva, dalla riabilitazione al supporto psicologico che sono attività che migliorano la qualità della vita dei nostri pazienti che non può essere solo pensare alla malattia, fare la chemioterapia e tornarsene a casa”.