(Adnkronos) –
“Spero di vedere presto la vittoria del popolo e la caduta di questa tirannia che ora governa l’Iran”. E’ quanto scrive, in una lettera aperta da Teheran, Badri Hosseini Khamenei, la sorella del leader Supremo Ali Khamenei, moglie di Ali Moradkhani, dissidente del regine, e madre di Farideh Moradkhani, la nipote del leader Supremo arrestata nelle scorse settimane per aver partecipato alle proteste in corso nel Paese.
“Il regime della Repubblica islamica di Khomeini e Ali Khamenei non ha portato altro che sofferenza ed oppressione all’Iran, il popolo iraniano si merita libertà e prosperità e la loro rivolta è legittima e necessaria per ottenere i propri diritti”, si legge nella lettera che è stata pubblicata sui social.
“Mio fratello non ascolta la voce del popolo – aggiunge la sorella di Khamenei – e in modo errato considera che la voce dei suoi mercenari e accaparratori sia la voce del popolo iraniano. Lui giustamente merita le parole irrispettose ed impudenti che usa per descrivere il popolo oppresso, ma coraggioso dell’Iran”. “Mi oppongo alle azioni di mio fratello – conclude – ed esprimo solidarietà con tutte le madri che piangono i crimini del regime islamico”.
Nella lettera, la sorella del leader supremo iraniano racconta anche “molte volte ho portato la voce del popolo alle orecchie di mio fratello, decenni fa. Ma dopo che ho visto che non ascoltava e continuava sulla strada di Khomeini nel sopprimere ed uccidere persone innocenti, ho tagliato i miei rapporti con lui”.
Infine afferma che “i Guardiani della Rivoluzione ed i mercenari di Ali Khamenei dovrebbero al più presto deporre le armi ed unirsi al popolo prima che sia troppo tardi. Possa la giusta lotta del popolo per ottenere libertà e democrazia possa essere realizzata al più presto possibile”.