Due missili sono stati lanciati contro il Boeing 737 dell’Ucraina International Airlines abbattuto l’8 gennaio dalle forze armate iraniane, secondo un rapporto di indagine preliminare dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana (CAO) rilasciato martedì 21 gennaio. L’incidente ha causato 176 morti.
“L’effetto dei missili sull’incidente e l’analisi di questa azione sono sotto inchiesta”, ha specificato il documento, confermando un’ipotesi sollevata dal New York Times il 15 gennaio. Il quotidiano americano aveva pubblicato immagini di videosorveglianza che mostrano due oggetti luminosi e due esplosioni nel cielo poco prima dello schianto.
Incidente aereo Ucraina Airlines: tensioni fra Usa e Iran
Il disastro aereo si è verificato al culmine delle tensioni tra Teheran e Washington dopo la morte del generale Ghassem Soleimani, ucciso da un drone americano a Baghdad, in Iraq. Per rappresaglia, l’Iran ha lanciato due missili l’8 gennaio contro due basi militari utilizzate dai militari statunitensi in Iraq, senza vittime. Poche ore dopo, l’aereo ucraino è stato abbattuto “per errore” mentre la difesa aerea iraniana era in allerta “di guerra”.
L’annuncio dell’incidente ha scatenato la rabbia popolare nei confronti del regime iraniano, accusato di aver negato la responsabilità prima di ammettere “errore umano”. “La gente vuole assicurarsi che le autorità li trattino con sincerità, integrità e fiducia”, ha detto mercoledì il presidente Hassan Rohani, chiedendo alle forze armate di “scusarsi” e “spiegare alla gente cosa è successo “in modo che le persone capissero che non volevano nascondere nulla “.