Non solo in Iran non dimenticano la pubblicazione del suo libro Versetti satanici ma, in occasione dellanniversario dellormai temibile fatwa a morte, Teheran ha addirittura alzato il prezzo della sua taglia, raccogliendo offerte per 600mila dollari da sommare ai precedenti 3,3 milioni di dollari. Una notizia poco rassicurante per lo scrittore indiano Salman Rushdie, condannato nel 1989 dall’ayatollah Ruhollah Khomeiniin cui si definiva un dovere religioso per i musulmani ucciderlo. Negli anni intorno al suo caso ci sono state diverse discussioni in seno alle comunità islamiche. Persino lex presidente riformista Mohammad Khatami nel 1989 tentò di sciogliere la temibile fatwa ma non vi riuscì. Le autorità religiose spiegarono che solo Khomeini avrebbe potuto ritirare l’editto religioso. Il suo successore, l’attuale Guida Suprema Ali Khamenei, stabilì nel 2005 che la fatwa era ancora valida, definendo Rushdie un “apostata”. Oggi Rushdie vive in una località segreta in America, di tanto in tanto ha presenziato ad eventi pubblici, anche se sono molti di più quelli disertati allultimo momento per motivi di sicurezza. Solo lo scorso ottobre l’Iran non ha partecipato alla Fiera internazionale del libro di Francoforte a causa della decisione degli organizzatori di affidare a Rushdie il discorso di apertura.
M.