Non solo multe. La lotta alle IPTV passa anche attraverso le concorrenza e la competizione diretta. Consapevole di giocare contro un avversario ostico da battere, Sky in questi giorni di Natale offre una via alternativa al cosidetto “pezzotto” per concedere ai tanti cittadini interessati di vedere i canali pay in streaming in modo legale, sicuro e soprattutto economico.
Come noto, per moltissimi sembrava finora abbastanza conveniente ‘rischiare’ con la pirateria online. Ma alla luce delle tante multe comminate in questi giorni, non è più esattamente così. In più, Sky corre ai ripari. Con una proposta davvero allettante. Quale? E’ presto detto.
IPTV, pezzotto pirata e illegale trasmette gratis le partite anche a Natale: SKY risponde con prezzi bassi e offerte natalizie. Ecco quali e come fare
Per gli utenti Sky arriva via alternativa al famoso “pezzotto“. Per vincere la battaglia contro lo streaming illegale e frenare la diffusione dei “pezzotti” non basta solo interrompere il segnale IPTV illegale bloccato in molti casi all’origine.
Le IPTV si rilanciano, spesso, anche tramite le chat di WhatsApp e Telegram e pertanto occorre agire anche su altri fronti. Come quello della concorrenza diretta.
Ecco perchè Sky rilancia NOW TV. I pacchetti di NOW TV relativi a Cinema, Intrattenimento e Serie TV saranno infatti adesso disponibili per tutti al costo standard di 9,90 euro. Una offerta natalizia davvero conveniente, che permette la visione di tutti e tre i ticket. Che invece, comporta una spesa fissa di 19,90 euro ogni trenta giorni.
I servizi di NOW TV prevedono anche un pacchetto per gli eventi di sport e calcio. Tutte le esclusive sportive di Sky, via NOW TV, saranno disponibili al costo di 29,90 euro al mese.
Aggiornamento ore 1,13
Dall’altro lato, continua ancora, e sempre più intensa, la guerra contro i pirati che continuano a diffondere le immagini, i programmi e le esclusive dei network a pagamento in modo illegale. Si tratta delle IPTV, i network che scippano le immagini e i contenuti dai canali criptati e con abbonamento contro le quali la Guardia di Finanza ha iniziato a comminare le prime grandi multe salate.
La sfida verso pirateria sembra essersi arenata, ma adesso le ultime news parlano di nuovi strumenti di blocco della pirateria e di sanzioni piuttosto pesanti. Quali?
Sono le prime multe salatissime. Ecco cosa succede a coloro che vedono SKY e DAZN in modo illegale.
IPTV, multe pazzesche: ecco quanto
L’IPTV non conviene più. Nonostante il ritorno di fiamma del sistema illegale tramite le chat di Telegram e WhatsApp, è emerso come nelle scorse giornate le forze di polizia abbiano messo a segno delle copiose retate in Italia e all’estero nei confronti di hacker promotori dell’IPTV illegale. In contemporanea sono arrivate le multe ai clienti. A quanto emerge, parrebbe che i clienti che useranno il pezzotto potrebbero andare verso una sanzione amministrativa dal valore fino a 30 mila euro.
Oltre alle sanzioni inoltre si rischiano altri guai giudiziari, fino al carcere. E tutto per vedere canali pay tv come Sky, Netflix o DAZN: appare logico come in molti stiano pensando che non convenga più.
Gli utenti che usufruiscono dell’IPTV e frodano le leggi e gli interessi dei canali a pagamento rischiano un mare di guai. E alcuni li stanno già vivendo. Infatti è arrivata una nuova procedura di urgenza da parte della Guardia di Finanza che è riuscita a mettere in blocco numerosi server in giro per l’Europa mettendo così in crisi le organizzazioni che da anni producono introiti illegali in modo abusivo.
IPTV, arrivano multe pazzesche: ecco le prime multe
Sebbene diversi sistemi IPTV tramite i VPN che nascondono gli indirizzi ip sono tornati a funzionare online in pochissimo tempo, in verità sono arrivate anche le prime vede bordate con multe da 2000 euro per i fruitori dei servizi.
Il servizio illegale delle IPTV fa correre gravi rischi nei confronti di chi a tutti gli effetti aggira la legge. Infatti è arrivata la prima serie di multe in questo nuovo periodo di ondate di controlli.
Una in particolare è stata indirizzata ad un utente del sud che sarà costretto a pagare 2000 € alla giustizia italiana.
L’IPTV è tornata a duellare con efficacia con le forze dell’ordine, che però stanno reagendo con controlli a tappeto in tutta Italia, fino ad arrivare a stanare fruitori ovunque. In particolare è stata diffusa la notizia di un pirata in Sicilia che ha ottenuto una multa da 2000 €, che dovrà essere pagata per non rischiare il carcere.
Nonostante le operazioni della GDF e le iniziative per ridurle e chiuderle, le IPTV resistono e funzionano ancora, aggirando la legge. Come fanno a riuscirci? La tecnica è semplice.
Come abbiamo già visto qualche tempo addietro, la strategia prevede l’invio di codici segreti via canali criptati, in particolare via Telegram e WhatsApp.
Di conseguenza, chiunque volesse, caricando i codici, può ad esempio vedere il calcio di Sky e DAZN gratis: ma l’ultima parola contro la illegalità di questa struttura non è ancora detta.
Arriva, infatti, la risposta di De Siervo e le multe salatissime come accennato.
Aggiornamento ore 14.19
Arrivano dunque nuove multe per IPTV illegale, il cosiddetto “pezzotto”, sono realtà in Italia. Qualche settimana fa era stata messa in piedi la nota operazione Eclissi della Guardia di Finanza che ha mandato sotto sopra una grossa organizzazione di IPTV illegali in Italia che vantava un giro di affari di decine di miliardi di euro.
Proprio in quell’occasione, erano state comunicate delle misure sanzionatorie anche per i clienti finali che son già scattate per i primi utenti.
Ad annunciare il via alle multe per IPTV illegale è stato l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo. Il massimo esponente del calcio italiano ha confermato come i furbett, gli hacker e i fruitori occasionali che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno beneficiato del pezzotto per guardare tutti i canali Sky, DAZN ma anche Netflix e non solo a costi ridotti (circa 10 euro al mese), si vedranno messi sotto torchio.
Le multe per IPTV illegale partono dall’importo di 2.500 euro per arrivare a 26.500 euro. La quota più alta è riservata di certo a ristoranti, bar e altri servizi di natura pubblica che hanno sfruttato il servizio rivolgendolo alla collettività.
De Servio ha chiarito “fotografare” il numero di utenti collegati alla stessa andando a ritroso nella cronologia di “navigazione” illegali. Le prime sanzioni sono già state comminate ma pare che le notifiche nelle prossime settimane aumenteranno a vista d’occhio.
aggiornamento ore 17,47