Se qualcuno poteva pensare o forse illudersi che la sfida verso la pirateria avesse raggiunto livelli di tregua durante le feste, forse si è illuso: perchè la battaglia ha solo rallentato, ma non si è fermata.
La sfida alle IPTV, i canali illegali e pirata che offrono Sky e DAZN e anche Netflix in modo gratis continua e, nel 2020 appena iniziato, preannuncia grandi novità. Non positive per i pirati e gli hacker e per i loro clienti e fruitori.
Quali? E’ presto detto. Ecco cosa aspetta al varco i pirati delle IPTV.
Arrivano multe, confermate, in ascesa verso picchi di aumenti vertiginosi: a partire da 2000 euro, ecco le prime multe che arrivano fino ai 25 mila euro.
Con l’IPTV si sa, tantissimi utenti si sono approfittati di tecnologie molto avanzate per non pagare le Pay TV, e vedere però tutto a prezzi stracciati o gratis. Ma c’è un rischio e non è aleatorio: ecco cosa rischiano i fruitori delle IPTV.
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Mentre l’offerta classica delle IPTV (10 euro tutto l’anno con Sky e DAZN), sembra allettante, lo è molto di meno l’ammontare del salasso che si rischia: le multe iniziano a partire da 2000 euro a salire.
Molti in Italia ancora oggi provano ad aggirare l’obbligo di pagare il conto delle Pay TV per vedere partite, film o serie tv gratis o pressappoco. E’ il motivo del successo delle tv pirata, le IPTV che celano il segnale tramite il meccanismo dei noti VPN che celano i segnali e gli indirizzi IP. A farne le spese sono i network che pagano profumatamente i diritti degli eventi, come Sky e DAZN, per trasmettere l segnale poi rubato.
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Ma se loro perdono i guadagni altrettanto sta succedendo ai guru della pirateria. La Guarda di Finanza è arrivata a condurre in porto un blitx di recente che ha chiuso diverse IPTV e nello stesso tempo, complice anche la collaborazione delle stesse TV legali come Sky e Dazn e degli organi preposti come la Lega Calcio stanno comminando multe e operazioni di indagine dei segnali per stanare gli hacker.
Ben più facile stanare chi usufruisce, da cliente finale, invece, il prodotto delle IPTV: oramai la GDF dispone dei mezzi per risalire al fruitore e, di rimando, il rischio multe è alto e concretissimo. Con picchi, come detto, fino a 25 mila euro. E l’ombra realistica del carcere per chi ha responsabilità dirette nella trasmissione del segnale rubato.
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