(Adnkronos) – “Il sottoscritto Giuseppe Conte nato a Volturara Appula (Fg) il 08/08/1964…”. Un messaggio di posta inviato al Comitato di garanzia pentastellato il 17 luglio 2021, alle ore 16:48. Con una mail Giuseppe Conte è entrato nella ‘famiglia’ del Movimento 5 Stelle. La missiva, di cui l’Adnkronos è in possesso, è agli atti del processo che si sta svolgendo davanti al Tribunale di Napoli, dove domani sarà celebrata l’udienza sul nuovo ricorso presentato da un gruppo di attivisti contro lo statuto e il voto che ha incoronato Conte leader del Movimento.
“Dichiaro che i dati sono autentici e completi. Dichiaro inoltre di non aver compiuto altre iscrizioni al Movimento 5 Stelle. Dichiaro di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali fornitami dal Titolare Associazione Movimento 5 Stelle con sede legale in Roma, Via Nomentana 257, ai sensi dell’art. 13 e 14 del a Regolamento Europeo sulla privacy”, scrive Conte nella mail che ha come oggetto ‘Iscrizione al Movimento 5 Stelle’, aggiungendo: “Dichiaro di aver letto e di accettare le previsioni dello Statuto e del Codice Etico dell’Associazione Movimento 5 Stelle assumendo l’obbligo di rispettarne le previsioni. Dichiaro di aver preso visione dell’organigramma dell’Associazione Movimento 5 Stelle accettando e riconoscendo la legittimità del medesimo”. Per i legali del M5S questa mail certifica l’iscrizione di Conte al M5S nei giorni che hanno preceduto il primo voto sullo statuto, votazione avvenuta la prima settimana di agosto 2021. I ricorrenti invece contestano questa modalità di iscrizione, perché nella mail non sarebbe chiaramente espressa la volontà dell’ex premier di aderire al M5S: inoltre, rimarcano gli attivisti, il messaggio non è accompagnato dal documento di identità (richiesto a tutti coloro che intendono iscriversi al M5S).
Sempre secondo i ricorrenti, infine, l’adesione di Conte sarebbe avvenuta in un periodo in cui sul nuovo sito 5 Stelle era sospesa la procedura di iscrizione: “Questo – attaccano i ricorrenti – dimostra l’eccezionalismo di cui ha goduto Conte”. (di Antonio Atte)