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Investita all’asilo, chiesta condanna

Due anni di carcere per la maestra che la lasciò incustodita, un anno per la mamma di un altro bambino dell’asilo che la investì quando gattonava nel parcheggio del nido «La fattoria di mamma Cocca».

La Procura di Velletri ha chiarito le richieste di pena nel processo per Lavinia Montebove, la bambina finita in coma cinque anni fa.

Il pm Giovanni Tagliatela si è soffermato sulla posizione della maestra e responsabile della struttura, Francesca Rocca, per la mancata vigilanza. Una struttura, è stato detto in sede di requisitoria, «diventata abusiva per il mancato rispetto delle normative che prevedono l’obbligo di un maestro ogni 5 bambini».

L’imputata, la maestra, era sola e quella mattina del 7 agosto 2018 portò i bambini in giardino. Poi, al momento di rientrare per accompagnare uno di loro in bagno, lasciò indietro Lavinia, 16 mesi, che si spinse, senza nessuno che la fermasse, fino al parcheggio. «Sono stati disattesi totalmente — dice il pm – gli obblighi di vigilanza, custodia e diligenza».

’altra imputata, Chiara Colonnelli, arrivò poi con la sua vettura per accompagnare il figlio nella stessa struttura e non si accorse della bambina, schiacciandola.

Una fatalità, che secondo l’accusa si poteva in astratto evitare. Lavinia venne travolta senza essere vista ma il modo in cui l’auto entrò nel parcheggio, compiendo una curva molto stretta, contribuì a nasconderla agli occhi della guidatrice: «Una cecità colpevole, c’erano tutte le condizioni della avvistabilità»,  ha detto il pm in aula.