Una quindicina di persone che si sono definite vegane, il 2 marzo alle 21.30 si sono presentate nel ristorante di Carlo Cracco a due passi dal Duomo di Milano insultando il proprietario e gridando il proprio sdegno contro lo chef stellato perchè cucina animali.
Il “blitz” nasce, probabilmente, dopo le polemiche sollevate dalla denuncia di un gruppo di animalisti dell’Aidaa per un piatto a base di piccione che lo chef ha cucinato nel corso della trasmissione Masterchef.
Al ristorante nessuno commenta in maniera ufficiale: Pensiamo che queste persone vogliano sfruttare Cracco per farsi pubblicità e andare sui giornali – dicono i responsabili della comunicazione – Ci sono cose più serie da dire e cose più serie da fare. Cracco non ha neanche intenzione di fare denuncia.
È stato l’addetto all’assistenza clienti, un dipendente di 46 anni, a telefonare al 112 raccontando che queste persone, con giubbotti scuri, erano entrate nel ristorante chiedendo un tavolo. In realtà – è la ricostruzione – quello era un pretesto. Il gruppo è rimasto nell’ingresso del ristorante, poi è uscito allontanandosi in direzione di via Orefici. Il blitz dei vegani da Cracco è durato circa un quarto d’ora senza che nessuno dei clienti si accorgesse di nulla.
Insomma, il noto ristorante da Guida Michelin è solo uno dei tanti luoghi preso di mira dai fanatici del veganesimo per cercare di far valere un pensiero per loro giusto, ma espresso nella maniera sbagliata.
Federica Manetto